le mie storie (107)
Data: 03/12/2019,
Categorie:
Maturo
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... poco per metterlo in bocca e cominciare a succhiarlo, intanto viene davanti per essere più comodo ed accompagnare i miei movimenti spingendo il bacino contro di me. Siamo indietro nel tempo più di vent’anni, anche all’epoca gli piaceva tanto che gli facessi i pompini, ed io ero contenta di dirgli di sì; ogni tanto alzo lo sguardo, il suo viso è segnato dalle rughe, i suoi capelli sono grigi completamente ma il sorriso è sempre lo stesso ed io non gli resisto. Sento il suo uccello scivolarmi in bocca dritto proprio come quando aveva quarant’anni e mi sembrava un uomo grande, adulto, troppo per la ventenne che ero; adesso superato i 40 io, c’è meno disagio dovuto all’età ma resta il fatto che è sposato, oltretutto con una mia cugina (anche se lontana). Con delicatezza mi fa sedere sul tavolo a gambe larghe, si avvicina con il membro alla mia micia, nonostante abbia ancora la tuta addosso, ma mentre sta per sfilarmela, squilla il cellulare: è la moglie che vuole sapere se è tutto a posto. Istintivamente divento rossa in faccia, con i gomiti poggiati non riesco a guardarlo in faccia mentre racconta bugie ma allo stesso tempo non voglio focalizzarmi sul suo uccello che dista pochi centimetri da me, lui mi guarda e sorride mentre io scuoto la testa, poi chiude la chiamata e mentre si ricompone, mi rimette la felpa giù coprendo i seni. Deve andare, anche se mi dà appuntamento per l’indomani mattina (domenica) nonostante io cerchi inutilmente di fermarlo (in realtà non ne ho ...
... nessuna intenzione). Ci salutiamo con un abbraccio, poi in maniera automatica vado a letto e mi masturbo con il manico della spazzola pensando a lui.
Mi sveglio alle 8, ansiosa come sempre, dopo tutto è da Amsterdam che non lo faccio con un uomo; non so a che ora arriverà, guardo il cellulare in attesa di un suo messaggio, intanto mi faccio una doccia e indosso perizoma e autoreggenti coperta solo dalla vestaglia (il mio intento sarebbe sorprenderlo). Suona il citofono, mentre lo aspetto, controllo fuori al pianerottolo che non venga mia madre (cosa impossibile data l’orario ed il fatto che la domenica prima delle 11 i miei non si alzano), ma questa situazione equivoca mi porta nervosismo oltre che l’adrenalina a mille. Torno ad essere tranquilla soltanto quando finalmente entra in casa, un saluto veloce e finiamo in camera da letto; lo faccio sedere, mi apro la vestaglia davanti a lui che senza perdere tempo mi sposta subito lo slip di lato ed incomincia a leccarmela. Con una gamba appoggiata a terra e l’altra sul suo ginocchio non riesco a stare per tanto tempo oltretutto con l’eccitazione che aumenta; lo faccio stendere, gli apro la cerniera e nonostante non sia ancora completamente in erezione, lo metto dentro e comincio a fare su e giù; mentre Scopiamo inizia a dire che vuole montarmi come una cavalla, ed a queste sue parole di nuovo vengo riportata nel passato quando mi diceva le stesse cose. Mi metto a 4 zampe sul materasso, abbassa la mutandina e ricomincia a penetrarmi ...