1. La sottomissione di Chiara


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elgmstr, Fonte: RaccontiMilu

    ... sollevò prendendole il viso fra le mani e la guardò negli occhi. La baciò con una forza che lei non aveva mai sentito. Poi la strinse a sé.
    
    “Mi perdoni Signore” disse lei ancora singhiozzando “Non lo farò più. Non nuoterò più”
    
    Lui la prese per i capelli dietro la nuca e tirò forte, staccando il suo viso dalla sua spalla.
    
    “Non dire stupidaggini. Non devi smettere di nuotare. Devi imparare a non metterti in pericolo”
    
    “Si Signore. Lo prometto”
    
    “Non posso perderti”
    
    “Lo so Signore. Mi dispiace così tanto”
    
    “Tuffati di nuovo. Nuota stando attenta alla corrente e ritorna”
    
    Chiara esitò per un istante. Ma capì subito. Carlo voleva che superasse la paura. E che imparasse. Chiara uscì e si tuffò. Nuotò abbastanza a lungo, sempre all’interno della baia. Nei punti dove c’era maggiore corrente, stando molto vicina alla riva. Carlo non staccò gli occhi da lei. Quando tornò, era lì ad abbracciarla.
    
    * * *
    
    Poco prima del tramonto, il tender accostò la grande barca a vela. Un marinaio in divisa accolse Carlo e Chiara e fece loro strada.
    
    “Buonasera!” disse energicamente l’uomo che aveva salvato quest’ultima, alzandosi in piedi.
    
    Stava leggendo un libro sul ponte principale. Accanto a lui due bellissime ragazze che parlavano fra loro, probabilmente due modelle, in bikini e pareo. Sul tavolino c’era una bottiglia di Champagne mantenuta in un contenitore di acciaio pieno di ghiaccio e un vassoio con raffinati aperitivi.
    
    “Non ci siamo presentati” disse Carlo ...
    ... stringendogli la mano.
    
    Si presentarono. L’uomo si chiamava Riccardo. Chiara gli restituì la camicia, lavata e stirata.
    
    “Non doveva”
    
    “Grazie ancora per oggi, Riccardo” disse Carlo.
    
    “Aaahh!…” rispose lui con un gesto della mano “Basta ringraziamenti. Chiunque avrebbe fatto lo stesso. Piuttosto, perché non mi fate compagnia” La domanda non aveva punto interrogativo. Riccardo fece un cenno a uno dei marinai; questi portò due bicchieri.
    
    La discussione fra Carlo e Riccardo partì subito fluida. Avevano gli stessi modi e scoprirono di avere un interesse comune per l’economia e il discorso prese spontaneamente quella direzione.
    
    Riccardo elogiava le politiche espansive delle banche centrali, cioè il fatto che queste aumentassero la quantità di denaro attraverso il cosiddetto Quantitative Easing e tenessero basso il “costo del denaro”.
    
    “Questo è l’unico modo per uscire dalla crisi” disse.
    
    “Sbagli, Riccardo. Sbagli oggettivamente. Questo è il modo per prolungarla”
    
    Le due ragazze fecero a Chiara un complimento sul suo vestitino bianco di cotone con colori mediterranei. Lo fecero a bassa voce, per non disturbare la discussione di Carlo e Riccardo:
    
    “Che carino! Dove lo hai comprato?”
    
    “In Grecia” rispose lei rapidamente distogliendo l’attenzione dal discorso di Carlo e Riccardo per lo stretto necessario a non essere scortese.
    
    Riccardo guardò Carlo con un’espressione seria e curiosa. Era evidente che Carlo era un uomo equilibrato e non si sarebbe mai esposto in ...
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