1. La sottomissione di Chiara


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elgmstr, Fonte: RaccontiMilu

    ... Carlo l’avrebbe usata per il suo piacere. Tuttavia sapeva che sarebbe stato uno sforzo inutile e anzi controproducente. I tempi e i modi li decideva sempre Carlo. Cercò con tutte le sue forze di concentrarsi, di rispondere a Carlo, di continuare la conversazione, aspettando con trepidazione il momento che aspettava da tre anni. La cera aveva iniziato a colare sul culetto e sulle cosce di Chiara, che era restata talmente immobile e muta da far dimenticare ad Alessia della sua presenza. Dopo circa mezz’ora, Carlo spense la candela e la estrasse dal culo di Chiara. ‘Ho bisogno di usare la mia ospite. Preparala’ ‘Si Signore’. Alessia respirò profondamente. Il momento era arrivato. Non aveva certo bisogno di essere lubrificata: la sua figa era burro fuso. Tuttavia sapeva quanto al suo Padrone piacesse vedere due donne che facevano sesso. Così aprì le gambe e scostò il lungo vestito. La sua figa era depilata nel modo preferito da Carlo, con una sottile striscia di peli corti. I peli della figa erano neri, come i capelli. E la fighetta non era rosa come quella di Chiara ma più scura intorno al clitoride e più slabbrata. Chiara cominciò a leccare il clitoride. Era la prima volta in vita sua che leccava la figa di una donna. Non era mai stata attratta dalle donne ma il suo piacere adesso derivava solo dal soddisfare Carlo. Sapeva anche lei che questo lo eccitava e questo la faceva bagnare. ‘Entra dentro’ Chiara fece scivolare la lingua dentro la vagina di Alessia che era talmente ...
    ... fradicia che le bagnò le labbra e il naso. Ricevette una frustata senza accorgersene. Le scappò un urlo. ‘Più in profondità’ Chiara si spinse ancora più in profondità nella vagina di Alessia. Le faceva male la lingua Alessia godeva. Godeva per la giovane ragazzina che le stava leccando la figa. Godeva nel vedere il suo Padrone eccitato. Godeva nel vederlo frustare la ragazzina. Voleva pregarlo di continuare a frustarla ma sapeva che non aveva il permesso di fare richieste. Non poteva nemmeno prendere la ragazzina per i capelli e spingerla più a fondo nella sua figa. Conosceva le regole: era Carlo che stabiliva la misura e che dava gli ordini. Venne in bocca a Chiara urlando di piacere. Fu un urlo liberatorio. L’orgasmo fu lunghissimo, sembrava non finire. ‘Ora Alessia girati. Fatti preparare il secondo buco.’ ‘Si Signore!’ rispose Alessia quasi con impeto. Senza farselo dire, Chiara iniziò a leccarle l’ano. Ricevette un’altra frustata, ancora più forte della precedente. ‘Dentro. Non fuori’ ‘Si Signore. Mi scusi Signore’ rispose la ragazza interrompendo per un istante la sua attività. Carlo si alzò in piedi e fece una telefonata di lavoro. Chiara sapeva che non poteva interrompersi. La sua lingua era allo stremo. La telefonata durò a lungo. Durante la telefonata, Carlo non distoglieva lo sguardo dalle due ragazze. Chiara non sentiva più la lingua. Alessia era un lago. I suoi umori le colavano lungo le cosce e faceva sempre più fatica a controllare i suoi gemiti. Finalmente Carlo ...
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