1. La sottomissione di Chiara


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elgmstr, Fonte: RaccontiMilu

    ... oppure esperti ma rozzi e volgari. Di Carlo le mancava, oltre che la naturale autorevolezza, l’originalità del pensiero, il gusto estetico, la capacità di sorprenderla. Soprattutto, quello che le mancava di Carlo era la fiducia. Di Carlo si fidava ciecamente. Fu grazie a questa fiducia assoluta che aveva in lui che riusciva ad abbandonarsi e a raggiungere picchi di piacere prima sconosciuti. I suoi tentativi di cercare un nuovo Padrone si arenarono tutti entro i primi incontri. Spesso addirittura alla prima vista. Senza Padrone, con una mancanza di Carlo che le corrodeva il cuore, Alessia era entrata in depressione. I saltuari incontri con Carlo erano l’unica cosa a cui si aggrappava. Prendeva tutto quello che Carlo poteva darle, anche se erano pochi minuti di conversazione in un caff&egrave del centro. Il cancello si aprì alle 19:30 in punto. Ad Alessia saltò il cuore in gola. Per la prima volta da tre anni avrebbe avuto quello che in questo periodo aveva bramato ogni singolo giorno: essere dominata ancora una volta da Carlo. Arrivando in macchina nell’ampio piazzale Alessia vide Chiara nuda in piedi sullo stipite del portone d’ingresso. Chiara indossava delle eleganti scarpe nere con tacco dodici; delle autoreggenti nere trasparenti con la balza in pizzo particolarmente alta e finemente ricamata con alcuni dettagli color argento. Il suo collare era girato all’indietro: con l’anello non sulla gola ma dietro la nuca. Anche senza vederle la schiena, Alessia sapeva quello ...
    ... che questo voleva dire: un gancio anale, probabilmente di acciaio cromato, era inserito nell’ano della ragazza. Dall’estremità del gancio partiva un guinzaglio a catena che passava all’interno dell’anello del collare e ridiscendeva sulla schiena per finire con un manico di pelle nera che ciondolava all’altezza dell’ano. Alessia uscì dall’auto e, salendo i gradini di pietra che portavano al portone d’ingresso, scrutò quella che evidentemente doveva essere la nuova schiava di Carlo, di cui lui le aveva parlato brevemente durante il loro ultimo incontro. Guardandola, Alessia accennò un sorriso amaro: fu una reazione spontanea, non controllata, di gelosia. La ragazza era davvero bellissima. Ed era più giovane di quando lei, a ventotto anni, iniziò il suo rapporto di sottomissione a Carlo. Le due donne non dissero una parola. Chiara fece entrare l’ospite e le richiuse il piano portone alle spalle. Alessia si fece fare strada da Chiara, che camminava davanti a lei nuda con una grazia che la umiliava. Entrata nel salone, Alessia vide Carlo seduto su una poltrona che l’aspettava. ‘Signore” disse la giovane donna con il cuore in gola. ‘Ciao Alessia. Ti trovo in forma’ Il tono di Carlo era come sempre fermo e calmo. ‘Grazie Signore. Ho cercato di prepararmi al meglio” disse con un tono della voce emozionato. Tirò fuori dalla borsetta una busta di carta e la porse a Carlo. Era il test HIV, che Carlo le ordinò di fare il giorno prima. In realtà non ne aveva bisogno. Si era informato da ...
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