1. La sottomissione di Chiara


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: elgmstr, Fonte: RaccontiMilu

    ... la schiena. Rimase in ginocchio sulla dura pietra del bordo piscina col cazzo di Carlo in bocca. Aveva imparato che a Carlo piaceva rimanere nella sua bocca a lungo dopo l’orgasmo. Mentre Chiara in ginocchio gli succhiava delicatamente il cazzo turgido, Carlo prese il telefono che aveva poggiato sul tavolino accanto. Dal tono della sua voce, freddo e perentorio, sembrava una conversazione di lavoro. Tuttavia Chiara sentì che dava delle indicazioni stradali per raggiungere la villa. In quel momento, mentre stava al telefono e guardava negli occhi la giovane ragazza che stava ai suoi piedi, Carlo mise il telefono su mute e disse a Chiara: “Stai dritta, non inarcare la schiena”. Questo era strano, la schiena sempre ben inarcata col culetto in fuori era un requisito costante a cui era stata duramente educata. Mentre riprendeva la sua conversazione, continuando a guardare Chiara, iniziò a urinarle in bocca. Questa volta non interruppe il flusso per darle il tempo di berlo tutto. Si rilasciò completamente dentro di lei. L’urina cominciò a sgorgare dalla sua bocca. Dato che il suo busto adesso era dritto e non proteso in avanti a causa dell’inarcatura della schiena, l’urina che non riuscì a deglutire iniziò a colarle sui seni turgini, sul ventre perfetto, sulle cosce. Carlo chiuse la conversazione. “Ora puliscilo per bene” le disse. Chiara iniziò a leccarlo con la lingua. Ormai nella sua bocca si mischiavano sapori diversi: quello dello sperma di lui, quello della sua urina e ...
    ... quello del suo stesso buchetto. Chiara sapeva che doveva continuare fino a quando lui non le avesse dato altre istruzioni. Le punte delle ginocchia sulla pietra cominciavano a farle male e ad arrossarsi. Tuttavia era un lago e il suo stesso liquido, che le colava abbondantemente fra le gambe, si mischiava al sudore e all’urina di lui. “Questa sera avremo un’ospite” le disse, mentre lei continuava delicatamente a succhiargli l’uccello in ginocchio.
    
    CAPITOLO 3: L’ospite
    
    Carlo aveva ordinato all’ospite di arrivare alle 19:30 in punto. Il cancello si sarebbe aperto a quell’ora e si sarebbe richiuso subito dopo. Alessia arrivò dieci minuti prima e aspettò trepidante davanti al cancello, senza suonare e con la macchina accesa. Alessia, una bella donna di trentuno anni con un fisico da modella, era stata l’ultima schiava di Carlo prima che questi iniziasse il suo rapporto con Elisabetta. I due continuavano a incontrarsi saltuariamente ma solo al ristorante o in qualche bar per prendere un drink. A Carlo piaceva mantenere buoni rapporti con le sue schiave anche dopo la fine del rapporto: le aveva selezionate con cura, non solo per il loro aspetto fisico ma anche per la loro sensibilità, intelligenza e altre qualità. Con ciascuna di esse aveva trovato un’affinità, anche se questa rimaneva limitata al piano della dominazione erotica. Dopo Carlo, Alessia non era mai più riuscita a trovare un Padrone che avesse la sua autorevolezza. Attraverso internet incontrava master improvvisati, ...
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