Sex Workers
Data: 23/11/2019,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Nero di Penna & Corvina, Fonte: EroticiRacconti
... mese. Anche se venti o trent’anni fa il porno casalingo era di nicchia, oggi sono le major dell’hard a imitare volutamente lo stile casuale e sgangherato delle porcherie girate in casa. Am-pro si chiama, professionale ma girato in stile amatoriale. Esempio brillante di manierismo.
Noi invece continuiamo a “lavorare”. Un’ora di “riscaldamento” e chat coi clienti, poi la penetrazione vera e propria, che può andare avanti per mezz’ora, un’ora al massimo (non sono Rocco Siffredi), ma solo se il monte premi raggiunge la cifra stabilita. “La pornografia spesso assolve al bisogno di sesso essendo veloce, illimitata, economica ed essendo accessibile in qualunque momento della giornata e per tempo prolungato”. Solo che questo vale per chi guarda, non per chi suda lavorando. Noi siamo la carne fresca, giornaliera. We are a couple who likes to have fun here.
E’ ora di andare a letto, ma per dormire. Siamo esausti, ma abbiamo il coraggio di coricarci nello stesso letto dove abbiamo “lavorato” per ore. Ci vuole un certo coraggio a prender sonno nello stesso luogo dove l’hai fatto davanti a tutti, ma siamo stanchi e poi chi se ne frega. Quanto tempo siamo stati in linea? Il contatore dice 5,15 ore. Neanche ce ne siamo accorti, attenti ad aumentare l’audience e a far sesso dilatando i tempi e i buchi per incoraggiare la donazione di gettoni. Corvina dal canto suo mette i giocattoli dentro una bacinella piena di acqua e sapone e lysoform, lava e sterilizza tutto. Buffo vedere i cazzi ...
... ad asciugare. Ieri poi lei non voleva rientrare nel letto, diceva che le prendeva la nausea a rivedere le stesse lenzuola e gli stessi cuscini dove aveva fatto per ore i pompini con lo sguardo fisso sul video e le dita sulla tastiera. L’ho guardata in viso: aveva ormai gli occhi a cinescopio, come se avesse lavorato al computer per troppe ore. Neanch’io dovevo sembrare fresco e riposato, ma per un uomo è diverso: occhi a parte, ero totalmente spompato e l’arnese ormai serviva solo per pisciare. Finale? Ci siamo coricati tutti e due sul divano: mai lasciare sola una moglie. Quanto avevamo fatto? L’avrei controllato il giorno dopo, ero troppo stanco.
Sto cercando di convincerla che col kink si guadagna di più. Non c’è bisogno di farsi legare con un salame mentre la schiaffeggio e la prendo a calci; basta che faccia finta di avere le mani legate dietro la schiena e mezza nuda sembri costretta a prenderlo in bocca. Me lo chiede in chat un utente BDSM, che escludo: servirebbe un bravo scenografo che sappia organizzare la scena, posizionare bene le luci e scandire la progressione delle torture. Ma nel frattempo Sara Squirt, la nostra “figlioccia” entra timidamente a curiosare, ma è tutta una messinscena: Corvina è in lingerie, io in slip, siamo in salotto e rispondiamo in chat a chi si è collegato, con gli occhi fissati davanti al video e le mani sulla tastiera. Sara si avvicina piano piano e noi cerchiamo di tenerla lontana dalla chat, ma alla fine accettiamo che si sieda in ...