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Chi sono le brave ragazze?
Data: 10/11/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Dorotea, Fonte: RaccontiMilu
... fino a quando appresi che entro un paio di giorni avrebbero dovuto consegnare il frutto del loro lavoro al General Manager. Questo significava restare a lavorare fino a tarda notte. Un’occasione perfetta per raggiungere il mio obiettivo. Mi presentai in azienda alle 19 con un cartone della pizza ed un paio di sacchetti di carta bianca. Entrando sorrisi a Franco allungandogli il cartone ancora caldo. ♦ “Nottataccia per tutti, vero? Spero tu non abbia ancora mangiato. E’ ancora calda, con peperoni e salsiccia. Come piace a te!” gli faccio l’occhiolino e lui dopo vermi accolta come una regina afferra il cartone. • “Nah, non tutti. Stasera c’è il derby. Si sono volatilizzati tutti alle sei precise ad accezione di quel poveraccio della società di consulenza e di Wanda” aperto il coperchio del cartone annusa il profumo. “Sei stata molto gentile. Credo proprio che ora mi metterò a mangiare” io gli sorrido allontanandomi verso l’ascensore mentre lui come ogni volta mi guarda il culo. ♦ “Goditela con calma. Ci penso io al contabile!” sorrido quindi premo il tasto e mi ritrovo al terzo piano. Fuori uno. Appena le porte dell’ascensore si aprono mi ritrovo di fronte Wanda, la signora delle pulizie con il suo carrello. ♦ “Buona sera Wanda. Appena iniziato?” lei mi guarda infastidita. ○ “Avrei voluto ma c’è ancora gente, come faccio a fare bene il mio lavoro se continuano a dirmi di non toccare questo, non spostare quello…” sbuffa ed io le sorrido allungandole uno dei ...
... due sacchetti di carta. ♦ “Io ho un’idea. Perchè non vai nel mio ufficio, che ha decisamente bisogno di una gran pulita e guardi cosa c’è qua dentro?” faccio spallucce con noncuranza “Ci penso io a rimettere in riga questi… scocciatori” gli faccio l’occhiolino mentre lei guarda cosa c’è nel sacchetto. Sgrana gli occhi e tutta contenta sorride. ○ “Davvero? Sono per…. Me???” io annuisco. ♦ “Sono solo cose che avevo nell’armadio. Dacci un’occhiata e provale. Se per caso dovesse esserci qualcosa che ti piace… sono tue.” ridacchio e lei si stringe al petto il sacchetto mentre ci scambiamo il posto in ascensore. Fuori due. Percorro il corridoio sorridendo fino a raggiungere la soglia dell’ufficio di Alessandro. Sta parlando al telefono. E’ di spalle. Questo mi da modo di ascoltare la conversazione. ♣ “Come sta Giorgia? Ha mangiato?…. Capisco… si può essere…. Io qui ne avrò ancora per un paio d’ore. Preferisco avvantaggiarmi. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Tra l’altro sono andati tutti via quindi il silenzio mi aiuterà a concentrarmi meglio… ” sospira “Angela ne abbiamo già parlato… dobbiamo solo portare pazienza un altro po’. Questo è il periodo peggiore per chi fa il nostro lavoro. Appena saremo tranquilli ci prenderemo del tempo per noi tre. Magari potremmo fare una breve vacanza in montagna dato che….. ma ovvio che viene con noi, non possiamo mica lasciarla a casa con…. Angela… ti prego…. Non è il momento e non….” stando sempre in piedi davanti alla ...