1. Mio cugino Luca - Versione femminile di "Mia


    Data: 07/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Tabù Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... impagabile. Mi toccavo piano, per godermi tutti i brividi e le piccole scariche elettriche che mi invadevano ad ogni cerchio che descrivevo intorno al mio clitoride; non volevo venire tanto velocemente, avevo troppe fantasie ed immagini nella mia testa che volevo godermi. Cercavo di ansimare in modo silenzioso; non riesco a trattenermi, se debbo godere debbo ansimare!
    
    Speriamo che Luca non senta e stia dormendo. E se così non fosse? Il solo pensiero mi stava eccitando ancora di più, dovevo calmarmi e godere piano di tutto quello che stavo provando.
    
    Ad occhi chiusi, immersa nelle mie fantasie erotiche, ad un tratto qualcosa mi raggelò! Mi sentii leccare i piedi. Mio dio, Luca! Non dormiva affatto lo stronzetto, mi aveva curato, mi aveva aspettato, ed ora? Cosa faccio? Pensai velocemente a mille ipotesi e mille reazioni...ma ero comunque così eccitata anche per quello che stava accadendo che decisi di non fare nulla, anzi continuai a masturbarmi godendo anche di questa nuova situazione.
    
    Non volevo aprire gli occhi, non volevo reagire, volevo solo godere. Quella fantastica bocca mi stava succhiando ogni poro dei miei piedi.
    
    Ad un tratto senti la bocca e la lingua di Luca che risalivano le mie gambe. Oddio, non si vuole fermare! Ero troppo presa ed eccitata per fare qualcosa di logico, razionale e sensato. Mi girai a pancia sopra e non feci in tempo ad allargare leggermente le gambe che la faccia di Luca si era già infilata nel mezzo; mi sentii leccare il clitoride. ...
    ... Wow, ci sa’ fare! Disarmata, nel quasi buio della stanza, decisi di abbandonarmi a lui. Alla fine gli presi la testa per i capelli e lo spinsi dentro me, quasi a soffocare sui miei genitali. Nella mia testa non esisteva più alcun pensiero, solo la mia voce che gridava “Leccami, leccami tutta, piccolo schiavo, fammi godere, siii, dai, sii...siiiii....”! Un’ondata di calore mi invase, dalla punta dei piedi sino all’ultimo capello della mia testa! Mi sentivo contrarre tutta, le pulsazioni stavano schiacciando il mio stomaco! Ci misi un attimo a fermare questo subbuglio, sembrava incessante.
    
    Intanto Luca si era portato con la testa sulla mia pancia e continuando a leccarmi arrivò mai miei capezzoli. Ogni passata di lingua era una stilettata dentro il mio corpo. Avevo voglia, voglia ancora, volevo essere invasa piena, volevo… essere scopata! Lui si mise a strusciarsi sopra il mio pube ma questo non bastava, questa volta non bastava davvero. Ormai eravamo grandi è quel gioco non bastava più!
    
    Lo aiutai a sfilarsi le mutande e finalmente sentii nella mia mano quella verga piena, calda, con un enorme cappellone, ancor più generoso di quanto me lo fossi immaginato. Accompagnai questa verga verso le labbra della mia figa, volevo massaggiarla un po' con quella calda cappella; senza neanche avere il tempo di riflettere il suo cazzo era già scivolato dentro di me. Ero così eccitata e dilatata che quell’enorme fallo mi aveva penetrato con una facilità estrema. Sentivo finalmente il ...
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