1. La sconosciuta del bus


    Data: 06/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... Oppure se fossero solo talmente striminzite da non vedersi? Il mio arrapamento è tale che ciò è un dettaglio perché con un culo come il suo, chi se ne frega delle mutandine? La mia sorpresa è dovuta al suo umore decisamente positivo e quasi sorridendo, a differenza dei gironi precedenti, lei è seduta come sempre composta sul sedile ma questa volta guarda volentieri fuori dal mezzo. Per me ed anche per lei questa è una novità, solitamente lei guarda sempre davanti a sé. Approfitto della sua posizione per guardarla meglio e me la godo con lo sguardo soffermandomi su ogni suo dettaglio. Purtroppo l’autobus va veloce e tra poco dovrà scendere alla solita fermata. Inaspettatamente questa volta si prepara molto prima del tempo, fruga nella borsa, si guarda attorno diverse volte e poi nel momento di scavalcarmi quasi mi si siede in braccio, rapidamente infila una mano nella tasca dei miei pantaloni e guardandosi intorno deposita qualcosa all’interno, poi altrettanto rapidamente ritira la mano, si solleva e senza nemmeno voltarsi si dirige verso l’uscita del mezzo che è arrivato alla fermata. Il suo gesto mi ha sconvolto più degli altri giorni precedenti. Mi sposto rapidamente sul sedile che lei occupava fino a pochi minuti prima e, mentre con una mano vado a cercare nella tasca a prendere ciò che mi ha lasciato, la vedo ferma a guardarmi sorridente verso di me. L’autobus riparte e mi rendo conto che ciò che sto toccando è stoffa, resto molto sorpreso e non capisco esattamente cosa ...
    ... sia. Sono curioso e non so aspettare la mia fermata, allora mi copro con lo zaino ed estraggo dai pantaloni quello che ritengo sia un pezzo di stoffa mentre con gli occhi seguo l’estrazione. Appena capisco cosa può essere mi rendo conto che è qualcosa in pizzo ed eccitatissimo lo rinfilo rapidamente in tasca. Solo in camera mia a porta chiusa ho il coraggio di tirarlo nuovamente fuori. Capisco solo in quel momento perché non ho notato segno di indumento intimo fra le gambe, oggi era senza mutandine, ora ne sono certo visto perché le sto tenendo tra le mani. È un perizoma brasiliano in pizzo, è profumato, umido, è bianco e molto sgambato. Sul triangolo anteriore c’è scritto un messaggio sul tessuto del tassello “Assaggiami. Se domani vuoi di più, scendi con me” Come consigliato nel messaggio, assaggio quelle mutandine profumate dei suoi umori mentre con una mano viaggio su e giù rapidamente sul mio cazzo segandolo. In pochi minuti esplode tutto il mio godimento senza smettere di succhiare quella stoffa tanto gustosa. L’indomani l’ho seguita e finalmente ho sentito la sua voce dopo più di due anni. Più che la voce ho sentito i suoi mugolii e sospiri. Mi sono presentato ed ho saputo il suo nome: Rita. Siamo andati in un piccolo complesso residenziale poco lontano dalla fermata, molto carino, immerso nel verde, dove non ci abitava ancora molta gente. Lei abitava sola perché ha lasciato casa di suoi genitori per fare esperienza di vita da single. Con lei che sono entrato subito in ...
«12...456...»