La sconosciuta del bus
Data: 06/11/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... solito, con decisione si dirige verso di me facendosi largo tra i passeggeri ammassati. Quando l’autobus è ormai in marcia da qualche minuto, mi accorgo che il suo sguardo, che ormai conosco bene per averlo analizzato per centinaia di giorni, diversamente dal solito mi fa pensare che lei sia molto nervosa. Dopo avermi raggiunto la ragazza mi dà le spalle posizionandosi esattamente di fonte a me. A causa di qualche scossone, qualche frenata, qualche curva, la massa di persone attorno a noi inizia a diminuire e finalmente c’è un po’ più di spazio e non siamo pressati. Il caso vuole che qualcuno dietro di me spinga, qualcuno davanti a lei indietreggi ed in pochi attimi ci ritroviamo praticamente appiccicati. Per proteggersi da un eventuale contatto con la persona che ha di fronte, la ragazza pone la sua borsa all’altezza del bacino e, tenendola con entrambe le mani, con apparente casualità indietreggia fino ad essere a contatto diretto con il mio corpo appoggiandosi. I suoi capelli sono praticamente a contatto con il mio naso, il suo profumo lo sento più forte che mai e mi inebria. Il suo sedere fasciato nei soliti jeans, da cui sbuca il bordo di uno slip di pizzo nero, è a contatto diretto con il mio bacino e ad ogni curva, si muove, quasi come se si volesse sfregarsi su di me. Spostando leggermente la testa di lato per non rimanere immerso tra i suoi capelli, non riesco a resistere alla tentazione di abbassare lo sguardo e notare quanto realmente siano pronunciate le sue ...
... tette. Le avevo viste altre volte nel pormi le domande più disparate ma non avevo mai notato quanto fossero prominenti le sue tette le quali, anche se coperte da una maglietta girocollo ma priva di scollatura, si può notare che sono sostenute da un reggiseno non imbottito ed anche la tensione delle spalline, della fascia e delle coppe nel trattenere a fatica il contenuto. Nelle fermate successive diverse persone si fanno spazio per scendere dal mezzo ed di conseguenza in pochi istanti, nel puzzle che tutti passeggeri formano, ci troviamo strizzati uno contro l’altra; il mio petto finisce a premere contro la sua schiena, i miei piedi contro i suoi talloni ed ovviamente il mio bacino preme con ancora più forza contro il suo sedere pronunciato che a questo punto turba con prepotenza il mio sesso a cui bastano pochi secondi affinché l’erezione si presenti. Quando finalmente il mezzo riparte, tra di noi si è creato un piccolo spazio. Mi sento in grande imbarazzo e resto nella speranza che non si sia accorta di niente. Mi allontano delicatamente da lei fino ad eliminare, con fare apparentemente distratto, il contatto fisico e con una mano sistemo l’erezione ormai completa. Non so dove mettermi il cazzo ma non so neanche come celare quell’erezione. Nel seguito del viaggio bastano due frenate del mezzo ed una decisa accelerata per ritrovarmi nuovamente con il suo sedere contro il mio pacco e la mia asta che si accomoda con forza tra i suoi glutei. L’affollamento impone che sia lei a dover ...