1. Sesso e basta volume 3


    Data: 04/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... aveva la bocca spalancata e, pensai, le coronarie ormai prossime a lasciarci. E quando l’Elisa allungò la mano sinistra, facendo saltare due bottoni alla camicia di sua cugina per palparle le tette, rivolsi un silenzioso addio all’uomo che mi stava sdraiato in parte. Ero sicuro che non sarebbe riuscito a superare la notte.
    
    Sentì il mio sguardo su di sé e si voltò a guardarmi.
    
    “Primos… cugine…” gli sussurrai, pensando in questo modo di dargli il colpo di grazia. E invece mi soprese e sopravvisse. Si voltò di nuovo verso di loro, ancora vivo ma con lo sguardo stravolto come non mai.
    
    Ci provai ancora e gli dissi: “Todo el día se follan entre ellos. Nunca se cansan”, ma nemmeno a sentire che quelle due strafighe avevano passato la giornata a scopare tra di loro e non erano ancora stanche, gli fece saltare il cuore.
    
    Tornai ad ammirarle senza mai togliere la mano da quella caviglia stupenda. Si stavano ancora intrecciando, mentre l’Elisa sembrava non volesse più staccarsi dalle grosse tette di mia moglie.
    
    Questa volta fui io a sentire lo sguardo di Momò sulla pelle. Quando mi voltai, mi disse: “Puedo?”
    
    Gli risposi in italiano: “Ti piace mia moglie?”
    
    “Molto figa.”
    
    “Dai, toccala.”
    
    Non stava aspettando altro. Mentre l’Elisa continuava a muoversi sul suo cazzo, lui allungò la mano sinistra e cominciò a palpare il seno della Monica, alternando la sua mano a quella della donna che gli stava seduta sopra.
    
    Sentendosi toccata, mia moglie aprì gli occhi e gli ...
    ... lanciò uno sguardo carico di desiderio. Si staccò dalla bocca di sua cugina e gli disse: “Ti piacciono le mie tette?”
    
    “Sì… mucho.”
    
    Lei si mise a provocarlo: “Allora sei un porco.”
    
    Lui capì solo quando lei gli ordinò: “Avanti, dillo che sei un porco!”
    
    “Oh, sì, Señora.”
    
    “Dillo, stronzo!”
    
    “Oh, sì… sono un porco.”
    
    “Bravo porco! E ti piace scoparti la mia ragazza?”
    
    “La sua ragazza?”
    
    “Sì. Lei è la mia ragazza, la mia donna. Lei è mia. Hai capito, porco?”
    
    “Sì, Señora.”
    
    E per rendere ancora più chiaro il concetto, le mise di nuovo la lingua in bocca.
    
    Poi si staccò e tornò a provocare il giovane spagnolo, che le stava ancora palpando le tette con una forza animalesca. Ormai avevo capito che quel sottile gioco di dominazione l’aveva accesa completamente. Sentivo la sua fica sempre più fradicia e dedicai un pensiero a sua madre, che se fosse stata al suo posto in quel momento, mi avrebbe squirtato addosso già da un pezzo.
    
    La sua voce era forte, sicura. Era la voce di una padrona: “Senti, stronzo, ti piacciono solo le mie tette o hai voglia di scoparmi?”
    
    La risposta era un sussurro tremolante: “Anche scopare.”
    
    “Sei proprio un porco!”
    
    “Sì, Señora.”
    
    Sentii il corpo di mia moglie salire sul mio cazzo, ma questa volta non lo sentii tornare giù. Si era alzata in piedi e stava guardando quel giovane ragazzo come fosse stato un pezzente. Poi si rivolse a sua cugina: “Amore, alzati!”
    
    E quando lei si fu rimessa in piedi, le diede un bacio sulla ...
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