1. Sesso e basta volume 3


    Data: 04/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... vedere che sotto la gonna non aveva le mutande. Si mise sopra di me, mi impugnò il cazzo con la mano destra e, tenendosi aperte le grandi labbra con la sinistra si lasciò cadere, infilandoselo tutto nella fica.
    
    Nel buio della notte sentii le sue mani appoggiarsi sulle mie spalle, e la sua voce calda e profonda mi arrivò dritta allo stomaco, sovrapponendosi alla musica in lontananza: “Oddio, Ale… cosììì… dai, scopami… scopami così.”
    
    Le misi le mani sui fianchi e cominciai ad assecondare il suo movimento, su e giù. Aveva la fica fradicia e potevo sentire i suoi umori caldi colarmi sul cazzo e finirmi sulla pancia.
    
    Con la coda dell’occhio continuavo a guardare la coppia alla nostra destra. L’Elisa, sentendo il nostro ansimare alle sue spalle si era voltata, e vedendo la nuova posizione assunta dalla sua maestra, decise anche stavolta di imitarla. Si alzò, prese per mano il suo amante e lo portò a un passo da noi. A quel punto gli diede una leggera spinta che lui interpretò correttamente e si sdraiò alla mia destra.
    
    Eravamo separati da non più di mezzo metro, e potei ammirare la straordinaria sensualità dei movimenti con i quali si alzò la gonna, mostrò la sua splendida fica allo spagnolo, che sfuggì per un pelo all’infarto vedendo che anche lei aveva ballato per un’ora con lui senza mutande, e gli si sedette sopra esattamente come aveva fatto sua cugina poco prima di lei.
    
    Eravamo talmente vicini che mi parve di avvertire sul cazzo il calore della fica dell’Elisa, ...
    ... mentre quello che sentii veramente fu la voce strozzata di lui: “Mmmhhh… sììì…”
    
    Non resistetti alla tentazione di allungare la mia mano sulla caviglia destra di quella dea della bellezza assoluta, che iniziai ad accarezzare con passione, mentre mia moglie continuava a muoversi su di me.
    
    Vedendo quello che stavo facendo, mi sussurrò: “Ti piacciono i piedi di mia cugina, èh?”
    
    Ero talmente sconvolto che quasi non mi accorsi della mia risposta: “Cazzo, sì. Mi piacciono un casino!”
    
    “Dai, diglielo!”
    
    “Eli, tesoro, i tuoi piedi mi fanno morire!”
    
    Mi rispose con un soffio: “Sì, Ale, dai, toccameli. Toccami i piedi!”
    
    Si aggiunse anche la voce dello spagnolo, che si voltò verso di me e mi sussurrò: “Cugina… prima???”
    
    Gli feci cenno di sì, ma non riuscii a parlare. Mi raggiunse ancora la voce di lei: “Ale… toccami… toccami che mi piace un sacco.”
    
    Si sovrapposero ancora le parole della Monica: “È bella, èh? È bella l’Elisa?”
    
    “Cazzo, Moni, sì. È una figa pazzesca!”
    
    “Ti piace scoparla èh?”
    
    “Oh, sììì…”
    
    “E allora guardami… guarda cosa faccio”, e così dicendo si voltò verso di lei, allungò la mano sinistra dietro la sua nuca e la attirò a sé. Le sbattè la lingua in bocca e si perse in un bacio profondissimo.
    
    Io e lo spagnolo restammo incantati nel guardare le lingue di quelle due fighe pazzesche incrociarsi e perdersi una nella bocca dell’altra. Era tutto il giorno che ammiravo quella scena, e non mi sarei mai abituato.
    
    Buttai un occhio a Momò, che ...
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