1. La Schiava Figa - cap. 1


    Data: 31/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    ... minuti che posto sul sito a pagamento. Milleduecento visualizzazioni in mezz'ora!. I commenti mi esaltano: la desiderano tutti.
    
    Come dice sempre lei, il nostro gioco è diventato un lavoro.
    
    Abbiamo scoperto presto che eccitava entrambi coinvolgere altri. Luna, prima di farlo per lavoro, faceva già la puttana gratis per me; la portavo nei locali per coppie, mettevo annunci, la esibivo nei club dell'eros e la regalavo a tutti.
    
    La nostra prima volta è stata a Santorini, con Kostas. Era il proprietario della casa vacanza che avevamo affittato, isolata a picco sul mare cobalto. Era un croato, credo, che aveva girato il mondo per finire in quell'isola e che parlava mille lingue insieme. Un omone simpaticissimo, ma con la testa dura: uno che otteneva quello che voleva.
    
    S'era innamorato da porco di Luna e mi faceva una corte imbarazzante: “Cazzo ti costa?, solo una botta!, hai una figa pazzesca, non è giusto!, falla scopare anche a me, o almeno un pompino!” Così ogni volta che m'incontrava, anche di fronte a lei. Imbarazzante a intrigante.
    
    Ridevamo delle sue oscenità, non ci davamo peso, ma io ci godevo dentro e mi scattava qualcosa nel cervello quando la palpava e la trattava da figa da scopare. E Luna, beh, le piace essere figa.
    
    Una sera ritornati dal ristorante ce lo siamo trovato in giardino, sul mare nero. Alla fine, per scherzo, fingendomi sfinito: “Dai Luna, fagliela leccare che poi se ne va.” E l'ho anche chinata sul tavolo. Ma Luna ha abbassato davvero le ...
    ... mutandine.
    
    Vedere quel faccione che le grufolava sprofondato fra le natiche e sentire i gemiti di Luna mi ha aperto un universo. Invidiai l'orgasmo che le aveva strappato così facilmente e trovai giusto che si segasse dietro lei, sborrandole sulla schiena.
    
    Ci lasciò soli nella notte estiva. Io non sapevo che dire.
    
    “È stato assurdo.” Dissi rivolto al mare.
    
    “A tanti piace” Sentii che diceva nel buio.
    
    Il giorno dopo nemmeno una parola su Kostas.
    
    Avevamo noleggiato un gommone ed attrezzatura da sub. La seguivo sott'acqua, incantato dalle ombre azzurre che giocavano sul suo corpo, elegante nei movimenti lenti. Le pinne allungavano di chilometri le lunghe gambe nude e gli slip bianchi sotto il mutino m'ipnotizzavano.
    
    “Sai di sale.” Le ho detto aiutandola a svestirsi. A Santoini Luna aveva ancora le sue tettine.
    
    Mi ha stretto il mento fra due dita e baciato languidamente, con le labbra morbide ed il viso inclinato. I capelli mi gocciolavano addosso. Poi, lentamente come sott'acqua, si è messa ginocchioni, la schiena impennata fino al bacino tenuto ben alto e le cosce divaricate. La figa semiaperta ed il buchetto infossato tutti per me. Le gocce, illuminate dal sole sulla sua pelle scura, scivolavano tremolanti nello spacco delle natiche e colavano attorno alla figa semiaperta.
    
    “Leccami.”
    
    Kostas ci aspettava. “Ecco la mia puttanella con la fighetta succosa.” Sparò qualcosa del genere, prendendole la mano e strofinandosela sul pacco. Luna rideva cercando di ...
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