1. Eneide Postmoderno – Dell’ultima verità e della fondazione.


    Data: 22/10/2019, Categorie: Erotici Racconti, Poesia Racconti Erotici, Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... invero é un Licaneo come noi!-.Ora c’era silenzio, attonito e assoluto. Janus si rivolse a una sola persona.-Asclepia, somma Apotecaria. Tu eri nel Consiglio. Tu sai la verità. Ti prego qui e ora di parlare.-.
    
    Asclepia sospirò. Era ben doloroso ciò che stava per dire.-Mi fu chiesto di aiutarli a creare il soldato perfetto, l’arma finale. Ma la verità fu che creammo degli esseri deviati, in parte. Altri no, ma la voce della devianza si sparse. La mutazione divenne l’incubo di tutti noi, un figlio non voluto dall’amplesso tra ambizione e scienza.-, spiegò.-Così… ci dichiaraste esuli. E quando noi tornammo, voi apriste il fuoco per primi.-, disse Layla.-Già, o guerriera da tempo persa, rinnegammo i nostri stessi figli. Le nostre sorelle… i nostri fratelli.-, gli occhi di Asclepia parvero cercare qualcuno tra i Cimanei ma smisero presto.-Fu così?-, chiese qualcuno, -E perché allora nessuno mediò la pace?-, chiese un altro.-Io provai.-, disse Janus, -Tentai di capire, di conoscere il nostro nemico. Strinsi amicizia con Layla, sino a tradire mia moglie con lei.-, i gemiti di stupore e di indignazione dei Licanei, persino qualche insulto isolato lo costrinsero a fermarsi.-Ma fu un niente. Il nostro Consiglio mi chiese di infrangere la tregua uccidendo quella stessa donna che tanto onesta si era dimostrata nei miei confronti!-, esclamò Janus. Ora piangeva lacrime mute, il segreto che tanto era gravato usciva da lui come rigurgitato dalle profondità dell’animo, lento ma ...
    ... inesorabile come la marea.-Anche i miei superiori chiesero che uccidessi Janus. Fu chiaro a entrambi che l’onore aveva ormai disertato i nostri campi e scegliemmo di fare altrettanto. Ma fui ingannata. In un incontro clandestino con Janus, egli dovette tornare rapidamente in città. Allora fui colpita alla testa da uno dei miei. Essi sfruttarono la distrazione di Janus e la nostra lussuria per penetrare nella città che per dieci anni ci aveva resistito!-, raccontò.-Déi del cielo…-, sussurrò Demterius, uno dei guerrieri di Licanes.-Invero gli déi non hanno parte in questo, fratello. Il loro ruolo é circoscritto all’averci condotti qui.-, disse Janus, -Dove possiamo scegliere se proseguire lungo il cammino dell’odio o deviare lungo la strada della saggezza e della gloria. Da parte mia so bene cosa scelgo.-.Strinse la spalla di Layla in un gesto fraterno.-Sarei ben ipocrita se non facessi lo stesso.-, disse Asclepia. Si avvicinò al guerriero Cimaneo più vicino e gli tese la mano. Lui la strinse. Stesso fecero altri.-Ma vi rendete conto?-, domandò Drusillus, -Pensate davvero che funzionerà? Io morirò prima di accettare che i Cimanei e i Licanei divengano un solo popolo!-.Se ne andò verso la foresta.-Qualcun’altro la pensa come lui?-, chiese Maghera. Alcuni Cimanei e un paio di Licanei lo seguirono, dividendosi poi in direzioni opposte.-E noi, Janus?-, chiese Layla. Tutti fissarono l’uomo.
    
    -Noi? Noi saremo ciò che sin da principio fummo, quella forza eroica di guerrieri e savi che vide il ...