Un mondo inesplorato - 3. il massaggio
Data: 14/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: scirocco6970, Fonte: Annunci69
... quella vulva, così aperta, potentemente esercitava sulle sue mani nel massaggiare la parte alta delle cosce e l’inguine. Non poté evitare, tuttavia, né certamente la cosa gli dispiacque, di inavvertitamente sfiorare quelle zone, percependo direttamente quanto fossero rese scivolose dalle abbondanti secrezioni che tradivano lo stato di eccitazione in cui si trovava quella donna tra le sue mani.
Anche Laura, non più catturata dal coinvolgente racconto di Marco, era diventata improvvisamente consapevole di quanto accadeva e della risposta del suo corpo a quel trattamento. Si rifugiò nuovamente nel mondo più rassicurante che magicamente sentiva generato dalla chiusura delle palpebre. Ancora una volta, stare ad occhi chiusi le dava l’infantile sensazione di non essere vista, sviluppando però tutti gli altri sensi e lasciando la sua mente libera di dare corso ad ogni pensiero e fantasia. Non poteva negare a sé stessa che raramente aveva provato un desiderio così forte e travolgente. Voleva essere toccata, carezzata ancora più intimamente, presa con passione da quell’uomo di cui sperimentava sulla pelle il tocco forte e deciso. Si chiedeva con quali parole e gesti avrebbe potuto comunicargli l’intensità della sua voglia. Le risposte a quella domanda le diedero un senso di pericolosa vertigine: avvertiva con chiarezza infatti quanto sottile fosse il muro che separava l’esperienza attuale, ancora contenuta nei canoni di una pur avventurosa normalità, dal definivo abbandono di ...
... ogni inibizione.
Sapeva che bastava pochissimo per perdersi. Una parola, un gesto di troppo, un gemito di piacere non più controllato l’avrebbero proiettata in un mondo a lei sconosciuto. Cosa avrebbe fatto Marco, quest’uomo incontrato solo il giorno prima, il massaggiatore cui aveva già consentito di prendersi libertà così indecenti? Avrebbe riso di lei, umiliandola e facendola sprofondare in un oceano di indicibile vergogna? Avrebbe gentilmente declinato l’offerta, interrompendo quel gioco da lei evidentemente frainteso? O, trascinandola in un mondo terribile e meraviglioso, l’avrebbe presa, amata, posseduta, lì, su quel lettino, in quella stanza trasformata in luogo di decadente perdizione?
Laura spalancò gli occhi. Doveva uscire da quel pericoloso e accidentato vortice di pensieri, ritrovare sé stessa prima che fosse tardi.
Marco le vide aprire gli occhi e comprese che in qualche modo stava riprendendo possesso della realtà. La guardò sorridendo, un sorriso in cui si leggeva una certa consapevolezza del travaglio interiore che lei stava attraversando. Laura rispose al sorriso con lo sguardo imbarazzato di chi si sente scoperto e si lasciò andare ad un accenno di risata, la cui leggerezza non nascondeva la pesantezza di un’ammissione.
Marco capì che, qualunque cosa fosse avvenuta durante il massaggio, con quel sorriso era terminata. Laura aveva ripreso possesso delle sue facoltà, era tornata la donna seria e ragionevole che lui aveva incontrato il giorno prima ed ...