Un mondo inesplorato - 3. il massaggio - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 3. il massaggio

... dal primo momento, sarebbe stato chiaro che il sesso era l’unica ragione per trovarsi insieme, senza nessuno schermo a mascherarne la voglia di essere presa e di lasciarsi andare. Senza rendersene conto, espresse ad alta voce quelle considerazioni, consentendo a Marco di spiegarle che, a quanto la sua ragazza usava raccontargli, quegli incontri non rimanevano mai esperienze di puro sesso. Non è che lei si innamorasse di loro, per fortuna, ma andare a letto con quegli uomini le aveva quasi sempre suscitato sentimenti positivi nei loro confronti, anche quando si trattava di persone diversissime da lei e con le quali, in altri contesti, non avrebbe nemmeno scambiato due parole.

Le aveva detto anche, questa volta con una punta di imbarazzo che Laura si stupì di percepire in quell’uomo così sicuro di sé, quanto fosse per loro straordinariamente bello e appagante ritrovarsi quando la sua ragazza tornava da quegli appuntamenti. Marco la percepiva ogni volta trasformata: certo, era sempre la persona che lui amava, ma in qualche modo la sentiva cambiata dall’incontro con un altro uomo. Aveva quindi bisogno di abbracciarla e baciarla a lungo prima di riconoscere in lei la “sua” donna e solo dopo avere fatto l’amore riusciva a superare la sensazione di avere perso una parte di lei. E, invece, non solo non la perdeva, ma il loro rapporto si rafforzava ogni volta di più.

“Ma adesso smettiamo di parlare, concentriamoci sul nostro massaggio … e su di te” concluse Marco, forse volendo ...

... evitare di lasciarsi trascinare da quel racconto che era cominciato come un tentativo per prendere Laura nella sua rete e si era trasformato in una confessione, sincera come poche volte gli era capitato. Mentre parlava, Marco aveva continuato a massaggiare il corpo di Laura, non tralasciando un centimetro della sua pelle, ma non andando mai oltre il limite della decenza. Nel massaggiarle la parte anteriore delle spalle e lo sterno non aveva tralasciato il suo seno morbidamente abbandonato, ma aveva fatto attenzione a non soffermarsi più di qualche istante sui capezzoli. Li aveva sfiorati solo con il dorso della mano, mentre toccava le parti circostanti, ma aveva avvertito con chiarezza quanto fossero induriti e contratti. Era evidente che Laura fosse eccitata, non poteva essere la temperatura della stanza a giustificare quello stato dei suoi capezzoli.

Avendo deciso di completare il massaggio in silenzio, Marco scese ad occuparsi delle gambe, non rinunciando a sollevargliele, una dopo l’altra, flettendone il polpaccio sulla coscia. Questo movimento inevitabilmente esponeva le parti più intime del suo corpo e le faceva aprire le labbra del sesso. In mezzo al nero della folta peluria che la circondava, la vagina risaltava, oscenamente allargata e, Marco non poté fare a meno di notare con soddisfazione, evidentemente umida, le labbra turgide. Dovette fare ricorso a tutto il suo autocontrollo, ma riuscì a mantenere i movimenti al di qua del lecito, resistendo al richiamo che ...