Tempesta in spiaggia
Data: 18/03/2018,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Tabù
Autore: SouthOfNoNorth, Fonte: xHamster
... prego, toccami. Fammi venire tu”.
Un’altra tempesta interiore. M non sa bene come considerare quello che è successo finora, ma se lo tocca, non ci sono più dubbi: è tradimento. E lei non tradisce, non ha mai tradito.
Ma ogni pensiero razionale svanisce, con il desidero che raggiunge vette fino ad allora sconosciute. E allora sì, quasi in stato di ebrezza gli afferra il membro duro e pulsante e prende a masturbarlo con energia e trasporto.
Lui inizia a gemere sempre più forte e le mormora cose del tipo “sì, continua così, mi piace” e poi ancora “è la cosa più eccitante di tutta la mia vita, non ti dimenticherò mai”.
Questo è troppo, ora anche M si DEVE toccare e quindi avvicina la mano al suo sesso. Non fa in tempo a sfiorarsi che sente il contatto un corpo estraneo. E’ la mano di QR che con delicatezza ma decisione sposta la sua ed inizia ad accarezzarle il clitoride.
M si lascia trasportare dal piacere che diventa ancora più forte quando lui le infila prima uno e poi due dita dentro. Ora ha veramente perso ogni inibizione e sta provando sensazioni celestiali. Pochi istanti e sente M gemere e strozzare un “sto venendo”. Lui la tira verso di sé e le esplode tre getti copiosi di sperma sulla pancia, mentre con le dita continua a penetrarla.
M si trova avvinghiata a questo sconosciuto, le cui dita sono dentro il suo sesso, il cui membro è tra le sue mani e il cui seme caldo è sul suo corpo. E’ un attimo prima che l’acqua si occupi di scomporre il ...
... quadro.
E in quell’attimo parte l’orgasmo.
L’orgasmo più forte di tutta la sua vita, lungo, scuotente, travolgente, tanto che deve aggrapparsi a QR per sorreggersi e schiacciare la sua faccia contro il suo petto per non urlare. Ansima per un minuto, semi-incosciente e apparentemente priva di energia. Un’esperienza indescrivibile.
Poi si riprende e la parte razionale si reimpossessa del corpo. Vergogna, senso di colpa, disagio, prendono rapidamente il posto lasciato dal desiderio.
Si accerta di essersi sciacquata adeguatamente e poi si dirige velocemente verso la spiaggia, senza dire una parola.
QR si trattiene qualche minuto in acqua, giusto per evitare imbarazzi, poi esce e come promesso raccoglie le sue cose e si prepara ad andare. Prima di farlo, riprende il telefono “manterrò la parola. Grazie. Addio”.
Si mette lo zaino in spalla e parte, senza voltarsi.
M rimane sul telo, sguardo basso. Poi si dà un’occhiata intorno. Improvvisamente cosa possa aver pensato la gente non le sembra più un dettaglio, ma si rincuora vedendo che ormai erano rimaste poche persone, tutte abbastanza lontane.
Fondamentalmente ora è sola, sola con i suoi sensi di colpa nei miei confronti, ma con sempre meno vergogna. Aveva sempre pensato che le “botte e via” fossero squallide, ma quest’esperienza non lo era stata affatto. Anzi, se non fosse stata sentimentalmente impegnata sarebbe stata felicissima di aver sperimentato questa dimensione dell’erotismo.
Ma lei lo è sentimentalmente ...