iL PRESTITO
Data: 10/10/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... ridotto del cazzo di qualche porno attore! Dai adesso dormiamo che domattina dobbiamo alzarci presto, tu per andare dal parrucchiere, io per sistemare le cose in laboratorio in modo che non ci sia bisogno di me per tutto il giorno” La mattina seguente Franca si recò dal parrucchiere mentre io mi precipitavo in studio, preparavo gli ultimi lavori nelle scatole per le consegne e, finalmente, chiamavo Fulvio: “Allora, stallone hai preso la pillolina? Guarda che la porcona ha lasciato capire che non vede l’ora di farsi montare da te…potresti trovarti in difficoltà!” “Non ti preoccupare, se appena è messa giù bene la metà di come me l’hai fatta vedere a suo tempo, mi si rizzerà che basterà per scoparla per due ore filate! Mi sono anche procurato qualche bel giocattolo che utilizzerò perché si convinca del ruolo che d’ora in avanti le compete!” Diedi a Fulvio istruzioni precise per raggiungere la nostra casa in campagna e gli raccomandai di essere là per alle 15.00 precise; non stetti a dirgli che sarei stato presente all’incontro perché quello era quanto avevamo stabilito fin dall’inizio. Alle undici uscii dal laboratorio, feci il giro dei clienti e tornai a casa: Franca era appena tornata dal parrucchiere: la troia si era tinta di un rosso cupo, sfoggiava una pettinatura cotonata con i capelli che le ricadevano sulle spalle striati da meches di varie tonalità tra il biondo e il rosso e si era già truccata come non mi era mai capitato di vederla: fard mattone, ciglia finte ...
... fittissime, ombretto grigio perlato intorno agli occhi, rossetto rosso cupo, unghie laccate nello stesso colore del rossetto: era veramente uno schianto, l’avrebbe fatto rizzare anche ad un morto (a me di sicuro e, ne ero certo, anche al mio amico) glielo dissi e per tranquillizzarla aggiunsi “Cazzo, lo vuoi far fuori subito il vecchio? Secondo me quando ti vede così viene nei pantaloni!” Alla una partimmo per la nostra destinazione dove arrivammo poco dopo le due: era bene avere un po’ di tempo per sistemare gli ultimi dettagli, ma non doveva esserci nemmeno troppo tempo per evitare che un’attesa troppo lunga sfociasse in qualche ripensamento: alle due e mezza Franca cominciò a spogliarsi e nel giro di dieci minuti ecco materializzarsi davanti a me la più fantastica zoccola mai vista: la tenuta era volutamente esagerata, da vera puttana in servizio in un bordello, ma era quello che ci voleva per calarla fin da subito nella parte: le misi sulle spalle la pelliccia e le lubrificai la figa, dentro e fuori con del gel, poi piazzai il termoventilatore per scaldare quella che nella mia mente bacata era ormai diventata la “Sala Monta”, quindi mi ritirai nella camera accanto, da dove avrei potuto ascoltare – anche se non vedere, quello che sarebbe successo tra mia moglie e Fulvio, E finalmente arrivarono le tre del pomeriggio: in lontananza il rumore di un auto che si avvicinava, un colpo di claxon e Franca preme il pulsante dell’apertura del cancello, l’auto, una Subaru scura, entra e si ...