Un alibi maligno - Racconti Erotici

Un alibi maligno

... Sandrina ad occuparsi di accendere il dispositivo.

"La data di realizzazione del video è indicata sopra. Ma se ci sono ancora dei dubbi, c'era la radio accesa. Mi piace scopare con la musica, mi dà energia. E così, non ti resta che consultare la playlist della stazione per assicurarti che alle undici di sera stavo sborrando copiosamente su tua moglie e tua figlia. È divertente se ci pensi. Di solito, l'amante cerca di dimostrare che non sta scopando la moglie del povero cornuto. È l'esatto opposto. Oh? Non ti fa ridere?"

Ero immobile, il viso impassibile a digrignare i denti. Vidi Sandrina avviare il video. Non potevo resistere oltre e le tolsi il telefono dalle mani. Tutto quello che aveva detto era vero, era sul suo letto a scopare mia moglie alla pecorina, come una cagna. Sembrava che le piacesse. A ogni colpo gemeva come in estasi. Ma il peggio successe dopo due minuti. Due minuti durante i quali sentii i miei capelli diventare bianchi. Improvvisamente udii mia figlia dire: "Mamma, ne hai avuto abbastanza, possiamo parlare?" Detto questo, vidi mia moglie alzarsi e prendere il telefono, poi mia figlia entrare nell'inquadratura e iniziare a succhiare il cazzo del figlio di puttana. Mia figlia, nuda. Poi si mise sul letto e allargò le gambe per far affondare il vecchio pervertito nella sua fica. Ci lavorava come se fosse naturale, anche se aveva trent'anni più di lei. La mia bambina. Le accarezzava le tette, le urlava insulti in faccia, la chiamava puttana. Anche mia ...

... figlia urlava, di piacere, e potevo intuire che mia moglie si stava masturbando mentre girava la scena. Alla fine, notai un'espressione di puro godimento sul viso dello stronzo, si stava divertendo. Il suo cazzo rimase conficcato nella fica di mia figlia, scaricando la sborra dentro di lei. Non potevo crederci. Come poteva accettare una cosa del genere da lui? Mia moglie appoggiò il telefono sulla sedia e andò a raggiungerli a letto. Stoppai il video.

Rimasi lì, seduto, devastato. Sandrina non osava dire niente. Fissai l'uomo davanti a me. Stava sorridendo. Poi, disse: "Te l'avevo detto che ero innocente, vero? Per fortuna, a proposito, altrimenti chi ti scoperebbe le tue femmine quando sei al lavoro, devo dedicarmi. Ci vuole energia e..."

Non fece in tempo a finire la frase, lo buttai giù dalla sedia e iniziai a prenderlo a calci dove capitava.

Due giorni dopo

"Siamo spiacenti che lei sia rimasto ferito. E la ringraziamo per non aver sporto denuncia contro la questura."

Sandrina era in piedi davanti all'ufficio del defunto signor Moroni, attualmente occupato da Patrizio Medici.

"Non è niente", rispose Patrizio, "un semplice incidente. Quando ti scopi la moglie e la figlia di un uomo, è il genere di cose che dovresti aspettarti. E come sta questo coraggioso ufficiale, a proposito?"

"Esatto. Ero venuta a darle la notizia. É stato arrestato per l'omicidio del signor Moroni."

"Che cosa!? Era lui l'assassino!.

"Sì, abbiamo trovato le sue impronte sulla ...