Sei amiche in videochat – 1
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... che più serba con gioia nel proprio cuore. – La vincitrice sarà quella che avrà causato più ditalini! – esclamò Arianna, decisa a prendere in giro Beatrice, la quale, probabilmente troppo intelligente per cadere in un tranello tanto stupido per arrabbiarsi, annuì convinta alla proposta. – A me l’idea piace – ammise. – E non intendo solo quella della votazione tramite introduzione di dita, ma proprio quella dei racconti. E brava Anna, mantenerti ogni tanto torna utile. A differenza della bionda, la ragazza tinta trattenne a stento l’espressione offesa. Arianna non sembrò molto convinta. – E in che ordine lo facciamo? Anna ci pensò un istante. – Direi alfabetico – propose infine. – Visto che Helga lo ha già fatto, domani lo fa… oh, io. Poi tu, Beatrice… Cecilia ed infine Chiara. All’idea di dover raccontare una propria esperienza sessuale, l’ultima nominata storse la bocca. – Che c’è, Chiara, – domandò Anna, notando l’espressione di quest’ultima, – non hai nulla da raccontare? – Per me è ancora vergine – ribatté Arianna cogliendo la palla al balzo. – Ehi, stronze! – sbottò Beatrice, improvvisamente infuriata, – Finitela! Chiara abbassò lo sguardo, contrita. Anna e Arianna sogghignarono. – Stiamo scherzando – sostennero, ma non era la prima volta che la timidezza della ragazza era fonte dei loro motteggi. Soprattutto dopo che Cinzia, mesi prima, aveva spiegato a Chiara che l’unico modo per diventare più estroversa sarebbe stato succhiarlo a Marco e bersi il suo seme, le due ...
... stronze avevano cominciato a burlarsi di lei e di suo fratello. – Chiara è solo riservata – continuò Beatrice. – A differenza nostra, che non abbiamo ancora finito di asciugarci la fregna che siamo già a raccontarci di esserci sbattute questo o quello, quanto ha lungo il picio e di che cosa sa la sua sborra, lei se lo tiene per sé. E ha ragione lei. Le altre due non dissero nulla, ma anche Helga sorrise al loro scherzo. L’unica che sembrò a disagiò, oltre a Chiara, fu Cecilia: anche lei, in realtà, non sembrava aver avuto molti a condividere il suo letto, e subiva lo stesso trattamento della sua amica. Chiara, con la scusa che doveva essere lei a preparare la cena quella sera, chiuse il collegamento dopo aver salutato sommessamente. Si alzò dalla sedia della scrivania ma non si allontanò: guardò il tablet spento, provando un forte senso di tristezza. Chiara non era più vergine già da un paio di anni, e tre ragazzi diversi avevano trovato piacere tra le labbra della sua bocca e del suo utero, ma lei, l’unico orgasmo che aveva provato era stato come lo aveva ricevuto la sua migliore amica pochi minuti prima. E non avrebbe fatto una grande figura davanti a loro, che sembrava potessero vantare cazzi di trenta centimetri infilati nel loro corpo, pronti a farle godere in continuazione, raccontando di quando si era ditalinata nuda, sul letto, immaginando suo fratello che la possedeva con violenza, dandole della troia…
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