1. RIMINI RIMINI


    Data: 30/09/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Tradimenti Sesso di Gruppo Voyeur Autore: Falu, Fonte: RaccontiMilu

    ... sembrava attutito, la temperatura del locale sembrava si fosse alzata. Aveva bisogno di aria, aveva bisogno di urlare, ma non lo poteva farlo. Costretta a respirare a bocca aperta e ansimare in silenzio. Sentiva le dita giocare con il suo sesso quando il contatto caldo della lingua di Marco la fece sussultare e dovette trattenere un urlo; sentiva le gambe tremare, sentiva il suo cuore battere forte, sentiva tutto il suo corpo esplodere. Gocce di saliva mescolate al suo piacere si riversarono lungo le sue gambe e un forte calore, accompagnato dal suo orgasmo, la costrinse ad inarcare la schiena, chiudere gli occhi, inspirare profondamente e stringere forte tra le mani la matita che non aveva mai mollato per tutto il tempo. Marco si portò alla bocca le dita fradice assaporando il caldo nettare della donna, che ora giaceva di peso sul tavolino esausta e ansimante. Sentiva ancora le gambe tremare ed era senza energia, fosse stata su un letto si sarebbe addormentata subito quanto era la sua stanchezza, aveva combattuto contro se stessa per non urlare in preda ad uno degli orgasmi più forti che lei si ricordasse. Stava bene, era soddisfatta, esausta, sfinita, era felice e non si era nemmeno accorta che la scheggia della matita spezzata in due le stava pungendo il palmo della mano. Sentiva ancora il suo respiro pesante quando si rese conto che era ancora nel bar. Terrorizzata guardò verso l´ingresso. Giusto in tempo, suo marito aveva aperto la porta per far entrare Tania. Si alzò ...
    ... di scatto sedendosi rapidamente a fianco di Marco raccogliendo veloce gli slip e infilandoli nella sua piccola borsetta. Nel farlo rovesciò un bicchiere sopra il progetto di Marco e una chiazza di vino rosso si diramò lungo tutte le tracce del disegno. Cercò di riprendere un senso di normalità mentre cercava imbarazzata di tamponare con una salvietta il disastro. Sentiva l’odore del suo stesso sesso propagarsi ogni dove. Al contatto con il sedile in pelle, Erica realizzò di essere nuda e il suo piacere riversato sulle sue gambe poco prima le rendeva la sedia scivolosa e umida. Erica era vistosamente imbarazzata, si guardò in giro per vedere se qualcuno avesse visto qualche cosa; il marito si stava avvicinando dietro a Tania, la coppietta stava ancora discutendo per la serata, i due vecchietti. Ecco uno dei due, con il baffo leggermente sporcato dalla birra, alzò il mezzo calice pieno sorridendo e brindando malizioso da lontano alla donna, forse lui l’aveva vista, che vergogna e se lo dicesse… Erica era paralizzata, paonazza, visibilmente in colpa. “Che succede?” Disse Fabio vedendo Erica in quello stato. “Nulla” disse prontamente Marco difendendo e proteggendo con molta disinvoltura Erica, “un disguido, il calice si è ribaltato” fece un gesto indicativo e una sospensione voluta concluse la frase “distruggendo l’intero progetto!” marcando con un timbro di finta cattiveria l’ultima parte. Per qualche istante ci fu un silenzio imbarazzante. Erica voleva sprofondare. Rovinato il ...
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