RIMINI RIMINI
Data: 30/09/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Voyeur
Autore: Falu, Fonte: RaccontiMilu
... alzandosi dal tavolino per far strada da buon cavaliere a Tania. Subito Erica si irrigidì, stava per aprire bocca quando la mano di Marco si poggiò su quella sua delicatamente e con voce bassa, sussurrata all’orecchio disse: “Lasciali andare, resta qui con me, le ho chiesto io di portarlo fuori!”. Nel digli questo spinse la matita verso l´ angolo opposto del progetto proseguendo la frase ad alta voce chiaramente per essere sentito da tutti: “Erica e qui giù, che ne pensi della mia idea di mettere un vecchio jukebox?”. Erica fermata dalla mano di Marco e dalle sue parole osservò il marito e la bionda altissima e sinuosa allontanarsi verso la porta per poi tornare in se e guardare Marco. “No di qua, li nell’angolo in fondo … il jukebox!” Ripeté Marco sorridendo nel vedere Erica persa nei suoi mille pensieri. Erica volse lo sguardo verso il progetto e, per vedere meglio l´angolo indicato, si alzò piegandosi in avanti. Cominciò a guardare alcuni dettagli, le finestre, il muro la presenza di una presa elettrica, ma non c´era segno di jukebox. Poi improvvisamente la mano di Marco, che era rimasto seduto, si appoggiò all’altezza del ginocchio di Erica. Subito lei si rese conto della sua posizione, inclinata in avanti con una gonnella corta. Sentì l´aria fresca accarezzarle di nuovo l´interno coscia. Sicuramente il bordo della sua gonna era salito abbastanza per lasciar intravvedere il suo intimo. La mano di Marco lentamente cominciò a salire, molto lentamente. Erica era paralizzata, ...
... aveva la mente completamente devastata, pervasa da un misto di terrore di essere vista da qualcuno ed eccitata della situazione. A pochi passi da loro una coppietta parlava animatamente sul come organizzare la serata e due vecchietti, al tavolino vicino, con disinvoltura sorseggiavano due boccali di birra. Il cameriere passava da un tavolo ad un altro a portare le commande e lei, distesa sopra il tavolo, con le gambe leggermente divaricate mostrava il suo fondo schiena a Marco. Cercò con disinvoltura di rialzarsi ma una forte mano le si poggiò sulla schiena costringendola a rimanere in quella posizione. Era Marco che con una mano la teneva china mentre con l´altra continuava a salire lungo la liscia coscia di Erica. Marco prese il bordo del tessuto degli slip, sfilando rapidamente quell’indumento lasciandolo cadere ai piedi di Erica. Ora la sua femminilità era completamente esposta solo allo sguardo di Marco. Le sue dita cominciarono ad accarezzare l´inguine per poi lentamente poggiarsi sulla vagina di Erica. Le grandi labbra erano gonfie, morbide e le dita grosse e ruvide di Marco sfiorarono quel sesso che in pochi istanti si riempì di umori. I polpastrelli della mano cominciarono ad esplorare, toccare, accarezzare e penetrare ogni piccolo anfratto, ogni piccola piega, ogni piccolo solco segreto per poi girare dolcemente attorno al clitoride e ricominciare il dolce ed erotico massaggio. Il respiro di Erica si fece in breve tempo più pesante, il chiacchiericcio del locale le ...