Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (10)
Data: 30/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... Evidentemente aveva sentito tutto “quando tornerai a casa sarai ancora la seria professoressa che tutti conoscono…. di giorno – sorridendo le accarezzò una tetta – di notte potrai frequentare alcuni locali, diciamo … particolari, di cui ti lascerò gli indirizzi, dove continuerai a fare quello per cui sei nata: la prostituta. Ovviamente sotto il controllo di un mio fidato amico”
Avrei dovuto ribellarmi a quelle assurde proposte ma come farlo soprattutto vedendo Mia così sottomessa. Quelle giornate di trasgressione si stavano trasformando in una reale cambiamento della nostra vita. La mia dolce e raffinata compagna che avevo offerto come schiava a Gaston stava diventando definitivamente cadendo in un giro di prostituzione che si snodava dalla Francia all’Italia.
“Voi siete pazzo se pensate veramente che mia moglie accetti di continuare a fare la vostra puttana anche quando ritorneremo in Italia, vi denuncio!”
Impassibile Gaston mi ricordò che ero stato io ad offrirgliela prima come puttana e poi come schiava ed ora le avevo chiuso un collare al collo, l’avevo ammanettata la stavo facendo esibire in quel locale inquadrata da quelle telecamere a circuito interno.
“Senza dimenticare che c’è tutta una documentazione di film e fotografie dove tua moglie è sempre accondiscendente”
“Tua moglie ha bisogno di appartenere ed essere sottomessa ad un uomo che la sappia educare severamente al suo ruolo di schiava e puttana senza limiti. Del resto non puoi essere tu ...
... quell’uomo e lei desidera che sia qualcun altro”
Lasciò una pausa e poi riprese “io …. o il vostro vicino Cosimo”
Ancora quel nome e dopo tutto quello che aveva detto iniziai a temere che lo conoscesse veramente.
MIA
La mia mente si svuotò di colpo, il mio corpo non rispondeva più e il mio cuore riprese a battere all’impazzata.
Alcuni lampi di luce mi accecarono per qualche istante. I clienti del locale stavano immortalando quel momento, forse loro avevano capito più di mio marito quale sarebbe stata la mia strada nei momenti e nei giorni futuri e volevano che questa immagine restasse ben visibile nella loro raccolta di foto.
Immaginai che tra la folla ci fosse anche Cosimo. Non lo avevo più visto, ma forse si nascondeva e forse anche lui aveva fotografato quel momento.
Avevo pensato di parlare a Rodolfo di Cosimo, di come mi aveva trovata, dell’amicizia con Gaston, del fatto che lui aspettasse la consegna della cara professoressa come sua schiava. Decisi che non gliene avrei mai parlato. A cosa sarebbe servito? Certamente non a spronare il suo buonsenso e il suo affetto verso di me, probabilmente lo avrebbe fatto eccitare di più.
Che strane sensazioni e che strani pensieri mi passavano per la testa, pensieri che mai e poi mai avrei pensato potessero essere formulati dalla mia mente. Eppure … eppure erano pensieri spontanei, pensieri che avrei voluto scacciare, che avrei dovuto scacciare. Eppure erano lì e la mia mente li formulava, li elaborava e il mio corpo ...