Lisa o del piacer d’essere schiava
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Lusignano, Fonte: RaccontiMilu
... tratti intraprendenti e maturi e a tratti incerti e ingenui, generando, in fin dei conti, un sentimento di perversa tenerezza.
Un sabato novembrino vegliava sul giovin padrone, che si trascinava assonnato sui mezzi pubblici urbani. Le giornate precedenti erano state massacranti e piuttosto fastidiose. Il suo umore era passato dall’incazzoso andante, allo sconforto ed infine alla rassegnazione e le ore di sonno si erano tragicamente ridotte. Tuttavia aveva dato appuntamento alla sua cagnetta e questa motivazione era sufficiente a mantenerlo attivo e a riportargli un minimo di buonumore.
Il giorno vegliava anche sulla cagnetta bipede eccitatissima di poter trascorrere finalmente una giornata, o quasi, con il suo padrone. L’attesa del sabato l’aveva resa decisamente ansiosa e curiosa di poter dare nuovamente un seguito concreto alle affascinanti parole dei giorni scorsi. Si era preparata con maggior cura rispetto al solito e il trucco leggero, ma ben studiato, esaltava la grazia dei suoi lineamenti. Maggior attenzione aveva posto anche al suo abbigliamento che tuttavia era improntato ad una sobria eleganza. Non volendo mancare di rispetto al suo padrone si recò sul luogo dell’appuntamento con un incredibile anticipo, tanto da dover attendere per decine di minuti prima di veder uscire il suo amato dalle scale della metro.
Il giovane emerse dalla scalinata e si guardò intorno, scorgendo dopo pochi secondi il volto radioso della sua novella schiava, che semplicemente lo ...
... abbagliava di grazia e dolcezza. Restò un momento fermo a contemplare quello splendore: l’ovale perfetto del volto, i lineamenti delicati e perfettamente proporzionati, la carnagione leggermente olivastra e senza imperfezioni, le curve suadenti delle labbra carnose, il nasino leggermente all’insù e gli occhi scuri, grandi, profondi e in quel momento radiosi. Era bella, cazzo se era bella, pensò tra sè.
Quindi la raggiunse porgendole la mano che lei, di sua iniziativa, baciò. Camminarono una decina di minuti parlando tra loro come due innamorati al primo appuntamento, benchè la meta del loro peregrinare non fosse esattamente consona ai casti albori di un tenero amore; si trattava infatti di un elegante sexy shop in cui li accolse calorosamente la proprietaria o meglio, in cui la proprietaria accolse calorosamente il giovane. I due si scambiarono affettuosi saluti e il giovane porse alla donna un libricino di storia dell’arte, suscitando vivo apprezzamento e soltanto dopo diversi minuti di conversazione si rivolsero verso Lisa, che aveva atteso in disparte e un poco indispettita dalla confidenza manifestata dai due. Il giovane la presentò con grande delicatezza, ossia definendola “la sua nuova cagnolina da ammaestrare”; definizione che la proprietaria del locale accolse con naturalezza e senza stupore, ma che per Lisa fu ugualmente imbarazzante. L’imbarazzo crebbe ulteriormente quando il giovane le intimò, con tono deciso, di spogliarsi integralmente per provare dei nuovi capi ...