1. Lisa o del piacer d’essere schiava


    Data: 25/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Lusignano, Fonte: RaccontiMilu

    ... dedicarsi uno all’altra. Il giovin padrone iniziò subito ad indagare sui sentimenti e le emozioni che la sua schiava aveva provato la sera precedente e proseguì scavando accuratamente nei suoi trascorsi personali e negli intimi desideri. Lisa parlò apertamente, ma con imbarazzo, delle sue pulsioni, delle sue esperienze sessuali precedenti (piuttosto banali ad esser sinceri) e delle sue recenti emozioni. Lui non mancò di fornire informazioni sulla propria vita privata, ma senza mai scendere nel dettaglio delle sue esperienze.
    
    Finalmente il giovane iniziò ad intavolare il discorso su come avrebbe voluto condurre la loro relazione. Precisò subito di voler mantenere le consuete apparenze, in particolare sul lavoro, senza lasciar trapelare alcunchè della loro relazione. Garantì e richiese la massima fiducia reciproca e riservatezza, promettendo una presenza e un sostegno costante alla sua serva.
    
    “Mi avrai sempre al tuo fianco e ciò che ti chiedo ora in cambio non è esattamente sottomissione e obbedienza, ma di trovare il coraggio per abbandonarti a me e seguirmi in un viaggio verso mete ancora sconosciute. Supera le tue paure, liberati dei tuoi freni inibitori e potremo scoprire insieme il nostro nuovo mondo. Ti plasmerò e insieme libereremo la tua splendida figura dal materiale grezzo che la opprime e mentre ti farò mia sarò tuo, perché non credo possa esistere un rapporto sadomaso senza la fusione di due anime, senza che il padrone si appropri dello schiavo e ...
    ... viceversa”.
    
    Lungamente il giovane sproloquiò con la sua retorica immaginifica e forbita, sincero nei contenuti e traboccante nelle forme.
    
    Tuttavia a Lisa non dispiacque quel lungo periodare, perché erano le parole che voleva sentire, erano le parole capaci di dipingere la realtà che sognava; si abbandonò completamente a quelle proposte, un po’ affascinata e un po’ trasognata. Ormai non sarebbe tornata indietro e anzi si sentiva determinata a spendersi senza requie per soddisfare il suo padrone e raggiungere i comuni obiettivi.
    
    Finalmente il giovane capì di dover mettere un freno alla sua oratoria e incominciare ad essere più concreto. Iniziò quindi ad elencare le disponibilità di tempo richieste alla dolce Lisa che si ritrovò a dover dedicare sere e week-end, a discrezione del suo padrone. Avrebbe inoltre dovuto chiedere il permesso per compiere un qualsiasi atto sessuale, anzi per essere precisi avrebbe dovuto cedere ogni diritto sul proprio corpo rendendolo disponibile ai capricci sessuali del suo padrone, senza altri limiti che la reciproca sicurezza ed il buonsenso. Lisa avrebbe dovuto destreggiarsi tra gli ordini e gli altri impegni quotidiani, cercando di dare precedenza alle richieste del padrone. Inoltre, avrebbero condiviso la scelta dell’abbigliamento. Tutto questo fu richiesto a Lisa, che acconsenti con animo leggero.
    
    Se a guardarli ci fosse stato un osservatore esperto e malizioso, probabilmente avrebbe sorriso della loro foga ed emozione; sarebbero risultati a ...
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