1. Lisa o del piacer d’essere schiava


    Data: 25/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Lusignano, Fonte: RaccontiMilu

    ... gioviale, dall’aria sicura e che le ispirava un’istintiva fiducia. Non era il principe azzurro che si era sognata e probabilmente non rispondeva neppure ai canoni del principe nero dei perversi desideri, inoltre non aveva idea di quale fosse realmente la sua esperienza, ma in fondo non le importava. Sentiva di potersi fidare ed aveva voglia di scoprire, insieme a lui, un mondo di fate brutali. Terminarono le rispettive birre e si avviarono verso l’uscita. Sulla porta d’ingresso Lisa si voltò e rivolse un sorriso radioso alla cameriera, che contraccambiò con un ammiccante occhiolino.
    
    Si ritrovarono quindi per strada a parlottare e mentre si avviavano lungo il controviale per raggiungere il tram, il giovane la prese per mano e la portò in mezzo agli alberi che costeggiavano le rotaie, lì si fermò e le disse: “Considerala la nostra aiuola”.
    
    Lei capì e senza dire nulla s’inginocchiò e dopo un secondo di incertezza poggiò anche le mani sul terreno ancora umido e fangoso, restando immobile, a quattro zampe, di fronte al suo padrone. Le auto scorrevano rapide illuminando ed esponendo alla vista quella ragazza prostrata di fronte a un giovane in giacca nera e mentre lei sentiva il cuore rimbombarle nel petto, lui si chinò e le accarezzò delicatamente una guancia, dicendole sommessamente: “Benvenuta mia cagnetta e così sia”. Lasciò infine scorrere un dito sulle sue labbra, come a suggellare una promessa di fedeltà e quando ritrasse la mano, Lisa si slanciò in avanti ...
    ... baciandola. “Forza che da domani dobbiamo costruire il nostro futuro insieme. Domani sera tieniti libera, usciremo insieme, sempre che esca vivo dalla business simulation”, “Si padrone”, rispose lei tutto d’un fiato. Quindi il ragazzo si allontanò rapidamente mentre Lisa restò un poco seduta a rimuginare sulla giornata. Finalmente si scosse e si alzò dalla sua improbabile poltrona di fango; guardò un poco desolata i suoi pantaloni e la giacca sporchi ed umidi, ma non se ne curò particolarmente perché era troppo emozionata e soddisfatta di quell’imprevista avventura. Si sentiva così libera con le sue nuove catene, da non poter fare a meno di sorridere al mondo.
    
    L’indomani, il mondo, accolse una Lisa ancora molto eccitata per le conturbanti esperienze della sera precedente e nel contempo un po’ ansiosa e timorosa di aver commesso una leggerezza insensata. Tuttavia, non trovava motivi per dubitare del collega e in fondo voleva, per una volta, assecondare la propria intima natura abbandonandosi a quel nuovo gioco.
    
    All’ingresso dell’ufficio si fermò un secondo, agitata e indecisa su come comportarsi con il suo novello padrone nell’ambiente lavorativo, ma preferì mantenere il consueto distacco in attesa di sue indicazioni.
    
    Giunta alla sua postazione trovò il giovane già impegnato in interminabili call, tanto che poterono scambiarsi solamente un fugace buongiorno rimandando a dopo ogni dialogo.
    
    Purtroppo il lavoro li divise per tutta la giornata e solo a sera poterono finalmente ...
«12...567...19»