Lisa o del piacer d’essere schiava
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Lusignano, Fonte: RaccontiMilu
... sprofondava nella vergogna, stava giusto meditando se fosse più conveniente correre fuori dal locale oppure lasciarsi sprofondare sotto il tavolo e restare lì, in attesa. Alla fine scelse di restare perfettamente immobile sperando di confondersi con l’ambiente circostante, ma purtroppo la sua tecnica non si rivelò sufficientemente perfezionata. Al ritorno della cameriera, sollecitata dal giovane, accolse comunque la donna con una specie di sorriso, ma non riuscì a proferir parola. Ci pensò la cameriera ad informarsi su di lei chiedendole cosa trovasse di così piacevole nella serata, Lisa biascicò un: “Sto molto bene, è bello qui”, “Anche piccante a vedere certe reazioni” incalzò immediatamente la cameriera. Lisa si mosse nervosa sulla panca e cercò di guardare altrove, senza ribattere, ma la donna proseguì “Eddai non temere, ho notato cosa facevi” “Cosa? Io niente, mi rilassavo” rispose nervosamente Lisa lisciandosi senza motivo i capelli. “Ahahah , chiaro, un relax infuocato, piace moltissimo anche a me, ma non mi hai ancora spiegato dove sta il bello della serata, daiii; è forse il giovincello qui a fianco?”; “Sarebbe la prima volta” interloquì lui, aggiungendo subito dopo “Su Lisa vuoi dirci cosa sognavi di così attraente? Non vorrai tenere solo per te tutta questa gioia?”, “No, io, insomma, eh…” s’impappinò lei prima di lanciarsi nella tragica risposta: “a stare a quattro zampe nell’aiuola”. I suoi interlocutori semplicemente esplosero in una fragorosa risata, sorpresi ...
... dalla risposta; Lisa, invece, si coprì il viso con le mani angosciata. Stava quasi per mettersi a piangere ed era travolta da emozioni fortissime. In lei si alternavano e si mescolavano vergogna, ansia ed eccitazione. Era piuttosto confusa e non riusciva a capacitarsi della sua risposta tanto quanto del suo comportamento nelle ultime ore, eppure sentiva in cuor suo di non essere mai stata così sincera e libera di esprimersi e non poteva negare di essersi realmente eccitata per gli scandalosi pensieri che le suggerivano le parole del collega. Insomma, volteggiava tra l’angoscia per l’aver messo a nudo i suoi intimi desideri e la voglia matta di lasciarsi andare e sperimentare nuovi libidinosi giochi. In lei vergogna, paura e desiderio lottavano accanitamente come nemici inseparabili. Sprofondata in questo turbinio di sensazioni non si accorse neppure dell’allontanarsi della cameriera e percepì appena l’abbraccio delicato del suo cavaliere. Dovettero passare diversi minuti prima che un’uscita del giovane la scuotesse: “Perché sei schiava, sei uno splendido dono dell’animo umano. Come diceva Michelangelo, la statua è già presente nel blocco di marmo ed attende soltanto che lo scultore la liberi del materiale grezzo in eccesso. Ecco sarà tutta qui la mia parte”. Lisa lo guardò come se fosse la prima volta, toccata ed emozionata da quelle parole. A sentirle ritornò in lei la calma e il prepotente desiderio di abbandonarsi nelle sue mani. “Così sia” rispose a quel giovane ironico, ...