Lisa o del piacer d’essere schiava
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Lusignano, Fonte: RaccontiMilu
... di abbigliamento. Non era propriamente comune spogliarsi al centro di un locale con il rischio che uno o più sconosciuti vi entrassero, tuttavia Lisa non voleva scontentare il suo padrone perciò, pur con qualche incertezza, iniziò a sfilarsi i pantaloni, quindi la maglia e la camicetta ed infine il reggiseno e gli slip. Restò così perfettamente nuda di fronte ad uno specchio, in cui la vanità la portò ad osservarsi compiaciuta e in cui, ancora più compiaciuti, l’ammirarono il giovane e la proprietaria del locale. Fu il padrone a rompere quell’atmosfera di silenziosa contemplazione affermando: “Quando madre natura s’impegna il risultato è impareggiabile!”, “Già” rispose di rimando la donna che prese quindi l’iniziativa di presentare a Lisa e al suo padrone i provocanti capi che aveva già selezionato. Si alternarono quindi i ricami delle provocanti autoreggenti ai pizzi e merletti dei body che fasciarono il corpo di Lisa, esaltandone ed esponendone le forme suadenti. Un bustino nero con bordature bordeaux si aggiunse infine alla schiera dei capi provati. Il modello fasciava strettamente il ventre della ragazza sostenendone ed esaltandone i seni e lasciando scoperti il sedere e la figa perfettamente depilata. Lisa, con un esibizionismo che spontaneamente emergeva, si pavoneggiò di fronte allo specchio anche con quell’osceno vestito e avrebbe continuato a rimirarsi se l’idillio non fosse stato interrotto dall’ingresso di uno sconosciuto nel negozio. Si trattava di un uomo di ...
... media statura, decisamente robusto e probabilmente sulla quarantina, che rimase folgorato alla vista della ragazza seminuda. Lisa, invece, rimase pietrificata dall’imbarazzo e se non si nascose, fu solo per la sorpresa.
Fu la proprietaria a sbloccare la situazione, coinvolgendo l’uomo e presentandolo al padrone di Lisa, che con grande cordialità e sornione divertimento gli chiese un commento sulla sua cagnolina. “La sua cagnolina? E sti cazzi, mi permetta il francesismo! Ad avercene di animali così, ma dove l’ha trovata?” “La sorte me l’ha portato, io ho solo colto il fiore che sbocciava” rispose senza rinunciare alla sua poetica da quattro da soldi. “Fortunato lei, a me non è mai capitato” proseguì l’uomo ridendosela. “Le piacerebbe saggiare quel corpo? Gradirei un suo parere…” aggiunse il padrone. L’uomo più maturo, dopo aver guardato in faccia il giovane e la donna, si convinse a provare quello splendore esposto al suo personale ludibrio. Si avvicinò quindi alla ragazza iniziando ad accarezzarla lentamente mentre lei, con il volto in fiamme per la vergogna, si irrigidiva e probabilmente avrebbe anche allontanato l’uomo se il suo sguardo non avesse incontrato quello sereno e concentrato del suo padrone. Restò quindi lì, ferma, facendosi oggetto delle carnali attenzioni dello sconosciuto, che incominciò lentamente a carezzarle i seni, giocando con i suoi capezzoli fin troppo turgidi per una mite e composta ragazza di buona famiglia. Lisa rimaneva rigida ed immobile, ma, ...