1. La ragazza francese


    Data: 22/09/2019, Categorie: pulp, Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti

    ... specchio, ma è come se non esistessimo.
    
    Mi chiudo la porta alle spalle, una molla ammortizza la chiusura per evitare che sbatta e giro il chiavistello, mi guardo intorno, non è la prima volta che ci entro, ma resto sempre sorpreso, la pulizia è maniacale ed è più grande del bagno di casa mia, attaccapanni alle pareti, una poltroncina in midollino con un cuscino su un angolo, almeno tre pacchi di tovaglioli di carta igienica di scorta e, naturalmente, la tazza del water pulitissima.
    
    La mia francesina non perde tempo e si riattacca al collo, adesso la lingua che mi entra in bocca non è più delicata come prima, è scatenata, spazzola dappertutto e va alla ricerca della mia, si lega assieme, si aggroviglia, me la passa sul palato, sui denti, sotto la lingua, e quando inizio a sbavare succhia tutta la saliva e riprende la sua danza forsennata.
    
    Sono sopraffatto e riesco solo a mettere le mani sul suo incredibile seno, le infilo sotto la camicetta e lo palpo con decisione, lei mugola, mi stacco dalla sua lingua famelica, voglio succhiare queste tette meravigliose, riesco ad aprire la camicetta quasi strappando i bottoni e lo tiro fuori dal reggiseno, è una vista paradisiaca, due mammelle grosse, sode, almeno una quinta misura, i capezzoli turgidi e duri circondati da areole scure, mi chino e comincio a succhiare come un poppante, lei geme forte e io stringo, mordo e succhio. Più divento rude e più lei geme, proprio come piace a me, ha le braccia alzate per offrirmi meglio ...
    ... tutto questo ben di Dio, ma l’odore che esce dalle sue ascelle è tremendo, come se non si lavasse da giorni. Ormai ho il cazzo che scoppia, chiuso com’è nei pantaloni e cerco di non farci caso, la faccio sedere sulla poltroncina e mi calo le braghe, il palo di carne svetta subito fuori dagli striminziti slip che abitualmente indosso, lei sgrana gli occhi e sospira forte: “Siiiii, finalmente un cazzo vero.”
    
    Lo guarda rapita, si avvicina col naso ed inspira forte, chiude gli occhi e mormora: “Mon Dieu, mon Dieu!”
    
    Con una mano mi stringe le palle e con l’altra l’asta, fa scendere delicatamente la pelle fino a scappellare completamente il glande, una leggera riga giallognola di smegma fa capolino sotto la corona e lei ne sembra estasiata: “Siiiii, lo sapevo che c’era, l’ho capito dall’odore, mmmmmhhh.”
    
    Si alza di colpo e con frenesia si abbassa i jeans fino alle caviglie, la scura peluria riccia intorno alla vagina è folta, ma torna subito a sedersi e allarga le gambe, riprende in mano il cazzo e respira a pieni polmoni sopra di esso, mentre con l’altra mano parte a masturbarsi con decisione. Sento lo sciabordio dei suoi umori quando si infila le dita dentro la vagina, ma sento anche l’olezzo di prima, adesso però sembra pesce andato a male.
    
    Il livello della mia libido scende ai minimi termini, il suo odore pestilenziale si fonde al mio e invade il bagno, è nauseante, mi accorgo che il cazzo perde vigore rapidamente e anche lei se ne accorge, solleva lo sguardo sorpresa ...
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