1. La ragazza francese


    Data: 22/09/2019, Categorie: pulp, Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti

    ... meglio se torno a sedermi con i miei amici e mi faccio consolare un altro po’, ho anche una sete del diavolo e la gola secca, mi fermo di colpo ed è come se i muscoli delle gambe mi ringraziassero, la osservo ancora per una frazione di secondo prima di voltarmi e mi sento avvolgere dalle sue braccia, con i suoi pronunciati tacchi è poco più bassa di me, la guardo sorpreso, il suo volto è a pochi centimetri dal mio e non smette di sorridere, di riflesso le sfioro i fianchi con le mani e lei avvicina il viso alla mia guancia, la sento inspirare a fondo, si stacca, ha gli occhi chiusi, li riapre e mormora qualcosa, ma il frastuono della musica sovrasta tutto.
    
    Sollevo le sopracciglia e muovo leggermente la testa in segno di diniego, non ho capito ciò che mi ha detto, sorride e mi fa chinare il capo, le sue labbra mi accarezzano l’orecchio e finalmente capisco le sue parole, sono in francese ma chiarissime: “Mi piace il tuo odore.”
    
    Wow! Che ci fa una ragazza francese in questa piccola ed esclusiva discoteca tedesca? Siamo nel centro di Francoforte e qui ci vengono quasi solo gli autoctoni e alcuni immigrati, ma solo se hanno soldi in tasca e la tessera lasciapassare. Io ho penato sei mesi per riuscire ad ottenerla e ce l’ho fatta solo perché uno dei buttafuori è un mio compaesano.
    
    Non si scompone davanti alla mia espressione sorpresa, semplicemente mi accarezza la nuca e si incolla alla mia bocca, la sua lingua entra decisa alla ricerca della mia e comincia una danza ...
    ... lenta e sensuale che mi stordisce, siamo quasi al centro della pista da ballo, intorno a noi solo persone scatenate che non smettono di agitarsi, i nostri corpi sono appiccicati, lei con le braccia sul mio collo che mi stringe e io incredulo che ancora non so cosa devo fare.
    
    Una mano mi afferra decisa il braccio e mi strattona fino all’inizio delle poltroncine che circondano la pista, il casino della musica si attenua, non ho ancora ben capito cosa stia succedendo, lei è al mio fianco e il faccione scanzonato di Franco vicinissimo al mio: “Vai a sederti in quell’angolo buio se vuoi continuare, non vorrai mica scopartela in mezzo alla pista spero!”
    
    Perbacco, non mi ero reso conto che stavamo dando spettacolo, per fortuna gli amici servono anche a questo.
    
    Lei mi prende per mano, sembra abbia capito il nostro italiano, e mi accompagna nell’angolo più defilato.
    
    Passo davanti al gruppetto di amici che ammiccano ridendo e rubo loro un paio di bicchieri di coca, mi siedo e cerco di sapere chi è e da dove sbuca fuori: “Ciao, io sono Roberto… italiano. Tu invece, chi sei?”
    
    Ho parlato nella sua lingua, la parlo e la capisco piuttosto bene, non è la prima ragazza francese che frequento.
    
    “Ciao Roberto, io sono Cheyenne, francese di Nantes… e se non ti dispiace voglio continuare quello che abbiamo iniziato in pista.” Non riesco a dire altro e neppure a sorseggiare un po’ di coca, ci pensa lei a idratare per bene la mia lingua, senza furia e sempre con molta dolcezza si ...
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