1. La ragazza francese


    Data: 22/09/2019, Categorie: pulp, Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti

    ... riattacca alla mia bocca e ci rimane per almeno dieci minuti. La tensione che mi attanagliava lo stomaco si affievolisce piano piano, mi godo questo bacio interminabile, la sua lingua esplora ogni angolo del mio cavo orale, mi lecca le labbra e succhia tutta la saliva che produco. Continuo a non capire cosa stia succedendo, sono fradicio di sudore e sento di puzzare come un caprone, ma lei non sembra farci caso, con una mano mi accarezza la nuca mentre l’altra l’ha infilata sotto la camicia, le sue dita giocano col vello sul mio petto e mi tormentano un capezzolo, un brivido mi attraversa la schiena e passo le mani sui suoi fianchi, un po’ alla volta arrivo al seno, è grosso, tonico e quando arrivo sul suo capezzolo sento come se ci fosse la capocchia di un chiodo che fuoriesce… lo premo dolcemente e lei si stacca.
    
    Mi guarda languida e di nuovo si avvicina al mio collo, inspira a fondo, poi scende col viso, si avvicina alle ascelle e inspira di nuovo, io la guardo senza capire, ha gli occhi chiusi e mugola.
    
    Torna a fissarmi e sorride davanti alla mia espressione: “Il tuo odore… mi eccita troppo, adoro l’odore di un uomo sudato… mmmmmhh.”
    
    Accidenti, qualcuno mi aveva detto che ci sono donne così, ma è la prima volta che ne incontro una.
    
    “Allora ti sei avvicinata a me quando ballavo perché mi hai visto sudato?” Chiedo.
    
    “Certo, ti ho osservato a lungo, sembravi scatenato e sei fradicio, ma ballavi da solo e ne ho approfittato.”
    
    “Io puzzo così tanto che quasi ...
    ... non sopporto il mio odore, come è possibile che la cosa ti ecciti?”
    
    Nella discreta penombra del nostro angolino vedo il candore dei suoi denti quando sorride: “Io sono fatta così, aspetta che te lo faccio capire meglio.”
    
    Sbottona i jeans e tira giù la zip a metà, mi prende la mano e la spinge sotto la stoffa tra le sue gambe, le dita non incontrano altri ostacoli, non indossa mutande e i polpastrelli affondano subito su una folta peluria, vado più giù e il caldo vischioso dei suoi umori lambisce completamente le dita, è come se le avessi immerse in un barattolo di miele passato in forno a 40 gradi, una forte scossa mi trapassa e mi riattacco alle sue labbra con furia, col dito medio vado a brutalizzare il suo clitoride e lei viene di colpo scaricandomi l’urlo del suo orgasmo in gola. Ritiro la mano, le dita sono imbrattate del suo succo, lei me la prende, ha il fiatone e comincia a leccarle avidamente, le annusa e ciuccia, mi guarda con aria interrogativa e capisco che devo imitarla, unisco la mia lingua alla sua, il sapore sembra buono, ma quando cerco di prendere fiato una zaffata di vagina non lavata e di urina stantia mi fa allontanare di colpo… ma che cazzo!
    
    Ho il sospetto che questa ragazza si ecciti con gli odori forti, compreso il suo, al punto di lavarsi poco per odorare di più.
    
    Vorrei dire qualcosa, ma non faccio a tempo, la sua mano afferra il pacco che ho in mezzo alle gambe e stringe forte: “Mmmmmhh, sì, credo proprio d’aver scelto bene stasera, hai una ...
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