Crescere insieme
Data: 05/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... o se creare una situazione di ‘clandestinità’ in cui immergermi con tutti i sensi di colpa conseguenti.
Mentre la testa mi fumava tra tanti interrogativi, lui mi riportava correttamente a casa; parcheggiò davanti al cancello e spense il motore; mi girai per baciarlo, ma mi bloccò.
“Guarda, tuo marito!”
Quello che vidi mi strinse il cuore; Mauro era riverso sull’ultimo gradino davanti al portone e si rotolava nel suo vomito; mi precipitai a soccorrerlo e Giancarlo mi aiutò; lo trascinammo alla meglio all’ascensore e in casa; lo misi a letto; lui si fermò nel salotto e attese che lo sistemassi; quando tornai da lui, istintivamente gli finii tra le braccia, appoggiai la testa sulla spalla e piansi; il suo amore esplose quasi con violenza; prese a baciarmi le gote leccando le mie lacrime, mi baciava sugli occhi e infine sulla bocca, spinse la lingua, socchiusi le labbra e mi lasciai penetrare, quasi mi stesse sverginando.
Quel bacio era la cosa più bella che avessi mai avuto nella mia vita; mi stringevo a lui gli succhiavo la lingua, sentivo il sesso strofinarsi contro il mio inguine e desideravo fino alla sofferenza che mi prendesse lì, in piedi, a due passi da mio marito che russava; si limitò ad abbassare una mano, sollevare la gonna e raggiungere lo slip; mi sciolsi in un languore mai provato; riuscivo solo a baciarlo intensamente e a lasciare che si impossessasse di me, del mio sesso, del mio amore per lui.
Il movimento del dito sul clitoride mi fece ...
... scoppiare negli occhi uno scintillio mai visto di stelline; trovai la forza di gemere qualche ‘si’ incomprensibile; poi esplosi con tutta la forza di anni di sesso represso; mi sentii il ventre aprire e desiderai che lo riempisse col suo fallo, che mi violentasse, che mi squartasse col suo amore; adesso capivo che cosa stava uccidendo la Maria Goretti in me; era il suo pene che diventava tramite tra cielo e terra, tra amore e sesso; ora lo volevo, ad ogni costo.
Una protesta borbottata confusamente da Mauro in camera ci svegliò dall’incantesimo che ci aveva avvolti; lui si fermò guardandomi quasi a chiedermi di decidere una volta per tutte; non me la sentii di sparare sulla croce rossa.
“Amore, sabato sarò tutta tua; stasera lasciami fare ancora la crocerossina; non sai quanto ti amo e cosa significhi questo bacio per me; ma stasera devo ancora essere pietosa, prima che egoista. Ti chiedo di aspettare qualche giorno.”
“Imma, ti aspetto da tanto tempo che qualche giorno in più non è tanto duro da sopportare; ma ti prego di scegliere; non puoi tenermi in frigo per sempre; non voglio essere l’amante clandestino. Sabato ti voglio sentire innamorata anche col corpo, come stasera; poi deciderai; spero che andremo a vivere insieme.”
“Ti assicuro che sono decisa a rompere il matrimonio e a vivere con te; ma per questa sera lasciami essere ancora riflessiva; anche la mia pazienza è esaurita, ma non voglio maramaldeggiare; quando sarà in grado di capire, lo metterò davanti alla ...