1. Crescere insieme


    Data: 05/09/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... aggredito; Ada mi accompagnò a casa e mi lasciò con una dolcissima raccomandazione.
    
    “Imma, manda al diavolo i sensi di colpa; la vita è tua e tu sei la tua vita; tutto il mondo ti sta dimostrando che vali, che sei bella, professionale e che puoi essere determinata ed utile agli altri. Non svenderti ad un matrimonio sbagliato; scegli la strada e fatti guidare dal cuore; sei stata fin troppo prudente. Ti voglio bene e vorrei saperti felice, sul serio.”
    
    Aveva quasi le lacrime agli occhi, ma forse anche per la felicità dell’esperienza che le era valsa assai più di quel che sperava; mio marito non c’era, avrei dovuto cenare da sola e non me la sentivo; con un colpo di follia, telefonai a Giancarlo.
    
    “Ciao, amore mio; quell’imbecille non viene a cena; non mi va di mangiare da sola. Non sai come sono bella e diversa!”
    
    “Passo a prenderti! Click.”
    
    Mi sentivo stordita, avevo compiuto un gesto di cui nemmeno mi sarei ritenuta capace; cosa avrei fatto adesso? Avrei deciso di fare l’amore con lui, finalmente, o l’avrei ancora costretto a subire le mie fobie? Indossai in fretta il vestito migliore che avevo, non quello regalatomi per la cena, e decisi che mi sarei affidata alla situazione; quando Giancarlo suonò dal cancello, scesi col cuore in gola e mi lanciai fra le sue braccia; restò stupito poi mi baciò.
    
    “Sei immensa, ineffabile, meravigliosa … E se ci vedesse qualcuno?”
    
    “Non mi interessa … sono felice … Ti amo e non riesco ad impedirmi di amarti … “
    
    “Andiamo a ...
    ... cena; è più prudente … Avrei scommesso che saresti esplosa sabato, ma tu fai sempre tutto in fretta … “
    
    “Non stiamo andando a fare l’amore … Non ancora … stiamo andando solo a cena .. per ora … Come mi trovi?”
    
    “Devo dirti che sei la personificazione della bellezza? Vuoi che usi tutto il dizionario degli aggettivi per celebrare la tua immensità? Non ti basta l’incanto dei miei occhi?”
    
    “No, voglio sentirti dire che mi ami, che mi desideri, che mi farai vivere l’amore più bello del mondo … ti voglio, ti desidero, ti amo, non ce la faccio più … “
    
    “Amore, andiamo a cena e godiamoci la serata da innamorati veri; per il resto avremo tempo.”
    
    Scegliemmo un locale intimo, un poco fuori mano; passammo la serata a guardarci negli occhi, a carezzarci, a sentirci ed essere innamorati; era la prima volta, in tutta la vita, che vivevo quella situazione e mi sembrava che fosse un attimo di eternità sempre vissuto nel cuore, nella mente, nel desiderio; non mi stancavo di guardarlo, di farmi guardare, di accarezzargli le mani; non potevamo baciarci in pubblico, senza scandalo, ma era come lo facessimo ogni istante.
    
    Al momento di tornare, mi si pose la domanda del che fare, se andare con Giancarlo e fare l’amore, lasciando di colpo mio marito a rischio di scatenare una faida; se aspettare il sabato quando avremmo avuto davanti la possibilità di un week end tutto nostro e, se ci fossimo incontrati anche sul terreno dell’amore fisico, avviare un processo concreto di separazione; ...