Il difficile percorso di deborah 2 - Racconti Erotici

Il difficile percorso di deborah 2

... del suo corpo per ricordare quanto amore ci aveva tenuti legati fino a pochi mesi prima, fino alla mia follia.

Non avevamo molto tempo; c’era una piazzola, sulla statale, dove sostava un camioncino che preparava anche caffè; si fermò all’inizio dello svincolo e mi fece notare che la piazzola era regno di puttane dipendenti però da un altro protettore; se mi fossi fatta vedere lì, rischiavo uno scontro con le professioniste del posto e, indirettamente, tra Franco e il loro protettore; era meglio se restavo in macchina, mentre lui andava a prendere i caffè e li portava; saremmo stati comunque vicini.

Lo rassicurai e lasciai che si allontanasse verso il chiosco; quando lo vidi allontanare, un improvviso raptus della mia irruenta capricciosità mi prese e pensai che, se attraversavo la strada, potevo chiedere un passaggio ad un automobilista e farmi portare lontano il più possibile; tutto sarebbe stato meno doloroso che tornare al bordello a farmi massacrare da maschi allupati; fu questione di un attimo; guardai mio marito che tornava all’auto, uscii di corsa e mi lanciai verso la statale.

Superai con un salto la siepe che divideva la piazzola dall’asfalto e mi misi a correre; intravidi come in un incubo il camion che mi piombava addosso; sentii un colpo terribile al fianco, battei la tempia sul selciato e il buio mi avvolse completamente.