Lezione in palestra (edm.10) - Racconti Erotici

Lezione in palestra (edm.10)

... colpa mia cari! Comunque non posso fare diversamente: i termini per la domanda scadono il 31 maggio e quindi domani pomeriggio devo per forza passare in dipartimento; non posso rinunciare ad un’occasione del genere”

“tranquillo, tranquillo… fammi pensare” risponde Eugène.

Capisco che nell’aria c’è un po' di tensione: qualcuno con qualche aggeggio ha acceso la radio: la musica degli U2 rimbomba nell’ambiente.

Roberto riprende a correre, Andrea a pedalare; Eugène invece, interrotto l’esercizio, esce dall’ampia porta a vetri sul prato antistante.

Non so cosa fare e resto immobile vicino alla porta da cui sono entrato.

Dopo pochi minuti, le note di “elevation” iniziano appena a sfumare, Eugène rientra sorridente nella sala.

“ragazzi! Non possiamo mettere in difficoltà il nostro Fabio: noi abbiamo bisogno di lui e lui ha bisogno di noi!”

“continua!” gli rispondono in coro gli amici. Nel frattempo qualcuno ha spento la musica.

“ecco la mia idea: noi questa sera facciamo lezione, domani andiamo a scuola per l’interrogazione di italiano che, grazie a Fabio, supereremo brillantemente. Poi… tatatan!”

“Poi?”

“finite le lezioni alle 13.00 andiamo a prendere Fabio e partiamo per la città; anche considerando una breve pausa in autogrill al più tardi per le quattro siamo arrivati! Fabio va a compilare le sue scartoffie, facciamo aperitivo tutti insieme e la sera – massimo alle 23 – siamo tutti a casa come quattro bravi bambini”

“wow… sei troppo ...

... un figo! Fantastico!” rispondono entusiasti Andrea e Roberto

“aspettate non ho finito! al fine di ottimizzare i tempi Fabio ci terrà lezione di letteratura latina all’andata e di letteratura greca al ritorno. In tal modo, al massimo entro la prossima settimana ci facciamo interrogare e, almeno all’orale, recuperiamo anche di latino e greco”

“si! Sii! Siii! Sei troppo un genio” gridano, entusiasti i ragazzi.

“e tu non dici niente? Guarda che ci stiamo impegnando per te!” dice Eugène avvicinandosi

“ti ringrazio, l’idea è ottima ma…”

“ma?”

“la vedo dura preparare un’interrogazione di lettere classiche durante un viaggio in macchina”

Eugène, ora con la bocca vicina al mio viso, replica: “ma io sono sicuro che tu ce la puoi fare!” Mentre parla abbassa progressivamente il tono di voce, concludendo il suo show con veloce ed umido bacio di lingua al lobo del mio orecchio destro.

Resto immobile, impietrito dalla potenza del desiderio che i suoi modi e la sua figura esercitano su di me.

Andrea e Roberto per un breve istante ci guardano senza parlare.

“bene allora si comincia? Vai pure a sederti al tuo posto!”

“scusa quale sarebbe il mio posto?”

“non lo vedi, dietro di te? La postazione del personal trainer!”

“perché scusa avete anche l’allenatore personalizzato?”

“io no, ma la palestra è usata la sera da mio padre. Lui vuole massimizzare tutto anche lo sport e quindi viene in palestra con l’allenatore privato che in realtà è ance ...