1. Lezione in palestra (edm.10)


    Data: 24/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fab80, Fonte: Annunci69

    Lezione in palestra (EdM.10)
    
    “I need you to elevate me here, At the corner of your lips
    
    As the orbit of your hips Eclipse, you elevate my soul
    
    I've lost all self-control”
    
    (U2, Elevation, 2001)
    
    Resto lungamente seduto a terra sul piano doccia; esausto e come svuotato di ogni energia, quasi mi assopisco nel silenzio del bagno angusto, interrotto solo dallo scroscio dell’acqua tiepida.
    
    “Chissà che ore sono… sarà sicuramente tardi!”
    
    Una leggera vertigine mi assale al pensiero di tutte gli ordinari gesti che devo compiere nei prossimi minuti: recuperare i vestiti, uscire dalla villa, guidare fino a casa ed infine, sperando di evitare il furore inquisitorio di mamma, andare finalmente a letto.
    
    “RE-CU-PE-RA I VES-TI-TI!” la voce nella testa continua ad urlare il suo imperativo assoluto.
    
    Sembra facile a dirsi, assai meno a farsi: gli Stronzi sono spariti e intorno a me non vedo nemmeno un asciugamano; ricordo inoltre, piuttosto confusamente a dire il vero, che, durante il furore erotico post-proiezione, la t-shirt, i pantaloni, l’intimo ecc sono volati nella sala cinema… mi pare qualche fila indietro...
    
    “Forza!” nudo esco dal box doccia poggiando cautamente i piedi che, bagnati, slittano sul pavimento.
    
    Raggiungo la porta del bagno e mi affaccio sul corridoio che si presenta deserto e un po’ inquietante illuminato com’è da una soffusa luce calda prodotta da lampade rettangolari incassate a tratti su entrambe le pareti inferiori.
    
    “Ce la posso ...
    ... fare!”
    
    Furtivo zampetto in corridoio e, dopo pochi passi, entro nella sala: come supponevo i miei vestiti sono disordinatamente gettati sul fondo; resta tuttavia un problema, come asciugarmi?
    
    Guardo freneticamente intorno: vicino al tavolo sopra il palco giace abbandonato il mio piccolo plug; afferrati i vestiti vado a recuperarlo notando nel frattempo che il tavolo è coperto da una sorta di velluto rosso!
    
    “Eureka, soluzione individuata!”
    
    Con i lembi del drappo mi asciugo sommariamente: la sensazione di quel tessuto sulla pelle è decisamente strana, ma non è il caso di stare a sottilizzare!
    
    Finalmente rivestito, percorro baldanzoso il corridoio in direzione della scala che porta al piano terra e, da lì, all’agognato portone d’uscita
    
    “no, non ci posso credere!”
    
    Vengo preso dal panico quando scorgo la signora Baudet scendere, con lieve barcollìo, i gradini: indossa una vestaglia rosa antico; i capelli, biondi come quelli di Eugène, lunghi e scarmigliati incorniciano l’ovale segnato da occhiaie piuttosto pronunciate.
    
    “Buonasera! Scusi cosa ci fa lei qui a quest’ora?”
    
    Avvampo come un peperone al punto che le gote diventano addirittura calde: “Buonasera signora Baudet! oggi con Eugène e i ragazzi abbiamo fatto un approfondimento di storia così alla fine, per alleggerire un po' il ripasso, abbiamo guardato un film… avevo dimenticato la videocassetta e, con il permesso di suo figlio, prima di uscire sono passato in sala a riprenderla…”
    
    “Davvero avete fatto ...
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