Lezione in palestra (edm.10) - Racconti Erotici

Lezione in palestra (edm.10)

... indicazione penso di trovarla da me”

“oh è molto semplice… lei già conosce la sala conferenze, nevvero?”

“oh si, la conosco molto bene!”

“perfetto! allora continui sullo stesso corridoio e in fondo, sul lato opposto rispetto alla sala, troverà la palestra!”

“Grazie Max”

“A sua disposizione professore!”

Ho come la sensazione che Max sappia perfettamente cosa accade durante e dopo le ripetizioni; lo intuisco dalla sfumatura del suo sguardo, pur formalmente rispettosissimo come al solito.

Percorro il medesimo corridoio della notte precedente che a quest’ora ha un aspetto molto più rassicurante: dall’ingresso della palestra aperto in fondo si sentono le voci dei ragazzi.

“Buonasera! Si può?”

“per Fabio hip hip urrà, hip hip urrà!”

“ragazzi se fate così mi monto la testa: in fondo era solo una banale verifica di storia!”

È Andrea a rispondere: “intanto la verifica banale ci ha risollevato la media!”

“su cosa fai ancora sulla porta? Entra!” prosegue Eugène che è, come sempre al centro della scena: seduto su un nuovissimo (ed immagino altrettanto costoso) attrezzo technogym modello “unica”, posizionato in fondo all’ampia sala, sta facendo degli esercizi per i pettorali. Indossa una canotta da allenamento blu su pantaloncini neri corti con scarpe adidas blu dagli inserti grigi e calzini anch’essi adidas. I capelli sono raccolti a crocchio dietro la nuca e un velo di virile sudore pare quasi dipinto sul collo slanciato.

Non posso evitare di ...

... perdermi in quegli occhi verdi che mi fissano divertiti.

“pronto!!! Qualcuno svegli il prof che si è incantato… mi sa che la notte lavori troppo tu eh? Bisogna anche riposare, non te l’ha detto la mamma?”

Le sue parole sono accompagnate dal coro di fragorose risate degli amici: Roberto, schiena nuda sudata con asciugamano al collo, è appoggiato con una mano al manubrio del tapis-roulant dove, evidentemente, ha appena finito di correre; Andrea sta invece svogliatamente pedalando seduto su un’avveniristica cycle-bike vestito solo con un succinto pantaloncino rosso.

“in effetti sono un po' stanco; ho lavorato duramente per la lezione di oggi e, a quanto ricordo, l’altra sera abbiamo speso parecchie energie o sbaglio?”

“me senti che lingua biforcuta il nostro Fabio!” commenta Andrea

“allora cominciamo?” continua l’amico runner

“aspettate! Prima devo dirvi una cosa!”

“sentiamo su!”

“domani non posso esserci: devo andare in università per firmare alcuni documenti… si tratta di una borsa di studio per un’importante campagna archeologica quest’estate in Grecia”

“una campagna archeo cosa???” sbotta Roberto

“aspetta un attimo – lo stoppa Eugène – ti ricordo che tu hai preso un IMPEGNO con noi…”

“profumatamente pagato con le nostre migliori risorse non solo economiche!” si inserisce Andrea

“quindi – conclude il biondo leader – l’impegno va rispetta-to, chiaro? Sai bene che con latino e greco non abbiamo ancora fatto niente, oltretutto!”

“non certo per ...