Lezione in palestra (edm.10) - Racconti Erotici

Lezione in palestra (edm.10)

... seria, simpatica e molto intelligente… ad essere onesti al cento per cento un po' cozza nel senso che è grassottella, gli occhialoni anni 70 che le avvolgono gli occhi sono molto teneri, ma non propriamente sensuali e poi, visto quello che è successo in questi ultimi giorni con i ragazzi, non è proprio il caso di alimentare false speranze. L’ultima cosa che vorrei è farla soffrire.

“come ti ho accennato sto dando ripetizioni molto, ma molto lautamente retribuite a dei ragazzi del luogo che devono dare la maturità. Sono molto impegnato a correggere i loro compiti, preparare le lezioni ed impostare una strategia di studio che gli consenta di superare l’esame (sai il livello di partenza è piuttosto basico!) quindi direi che per la mattina non se ne parla. Ti prometto però che alle 5 di domani sarò puntuale con te nello studio di Lambordi!”

“vabbè! Sono comunque contenta per tua mamma! Ci vediamo domani alle 5: mi raccomando puntuale!”

“come un orologio svizzero! Ciao, ciao cara!”

Attacco e mi rimetto al lavoro: una decina di pagine sono già belle pronte, ma il lavoro per il mio Eugène deve essere ottimo, anzi eccellente.

Poco dopo le sei ho finito: la relazione fa bella mostra di sè sul tavolo. Diversamente da quanto avevo fatto per quelle di Andrea e Roberto ho aggiunto, vezzose, una sovra-copertina di plastica semi trasparente venata d’azzurro e, al fondo, un foglio di cartone di un giallo tenue, tenue: il tutto è tenuto insieme da un dorsetto blu scuro; sulla ...

... prima pagina, accanto al nome e alla classe di Eugène, ho riportato, modificandole con photoshop, le copertine dei due romanzi, sfocandole leggermente ed ottenendo così un effetto piacevolmente vintage.

E ore di farsi una doccia, mangiare qualcosa e prepararsi per la serata.

Compio tutte queste operazioni con lentezza assaporando il piacere dei piccoli gesti ordinari, troppo spesso dato per scontato.

Finita la doccia mi cospargo di crema di aloe ricevendone una piacevole sensazione di carezzante freschezza; osservo il mio corpo esaltato dalla recente scoperta del piacere…

Non ho dimenticato il compito assegnato e, diligente, passo un po' di crema di aloe anche sul buchetto prima di infilarci il piccolo plug che ormai ha imparato la strada!

Indosso un slip blu, un jeans di tela leggera e una camicia a quadretti mezze maniche: ai piedi fantasmini rossi e un paio di superga nuove.

Sorrido allo specchio: “Fabio – dico a me stesso - non sei un bonazzo come i ragazzi, ma non sei affatto da buttar via, anzi…!”

Preparo poi un’insalata di frutta di stagione accompagnata, per placare il senso di acquosità bello stomaco, da un croissant vuoto e, presa la tracolla con la relazione e i manuali, corro, felice, verso le promesse della serata!

Arrivato alla villa vengo ricevuto dal solito Max che ormai, si vede, mi considera quasi uno di casa.

“il signorino è in palestra con gli amici, conosce la strada o vuole che l’accompagni?”

“Grazie Max: se mi da qualche ...