Lezione in palestra (edm.10) - Racconti Erotici

Lezione in palestra (edm.10)

... grazioso scrutare con tanta attenzione le mie parti intime. “la sua bocca è proprio ad altezza cazzo” mi viene da pensare ma sono anch’io troppo attento alle sue manovre per farmi travolgere dall’eccitazione che, infatti, a parte un sensuale turgore resta allo stato latente.

Concluso il taglio prende una bomboletta di schiuma per pelli sensibili e la cosparge abbondantemente su tutta la zona. È molto, molto piacevole la profumata sensazione di fresco, specialmente sulle palle che si raggrinzano sotto la schiuma, assumendo una consistenza soda.

“bravo il nostro Fabio… sarai un figurino dopo questa seduta di benessere intimo!”

Ci mettiamo a ridere tutti e quattro.

“fate silenzio stupidi, il momento è molto delicato!” ci riprende Eugène mentre impugna un piccolo rasoio da depilazione.

Inizia molto lentamente dallo scroto: la sua mano è fatata, ho la sensazione di ricevere una minuscola, metallica carezza; i peli ormai corti vengono via insieme alla schiuma. Ad ogni movimento il mio amico pulisce il rasoio con un fazzolettino e, davvero diligentissimo, quando arriva alla parte superiore sostituisce il rasoio.

Dopo pochi minuti i ragazzi mi liberano e guardando verso la mia intimità mi sembra di essere un pollo.

Sciolgo un po' i muscoli indolenziti delle braccia e delle gambe.

“Guarda che non abbiamo finito!”

“pensavo di si!”

“ci sono anche quelli di dietro. Su vai a stenderti sul lettino!”

“ma non posso, ho il plug!”

“bravo che hai fatto i ...

... compiti! Anche tu migliori, non solo noi! Bene allora vai in bagno: togli il plug, ti lavi accuratamente e ti asciughi senza sfregare poi torni sul lettino”

Dopo tutto quello che abbiamo fatto nei giorni precedenti, certi imbarazzi mi sono passati: entro nel bagno adiacente la palestra e in pochi attimi faccio ciò che devo.

Rientro e mi stendo: il lettino vicino all’ingresso sul lato opposto rispetto alla postazione del personal trainer; l’area è delimitata da un piccolo separè di tela.

“Sdraiati supino con la testa infilata nell’apposita cavità e stai il più possibile rilassato!”

Eseguo

Sento la mano del mio amico aprirmi prima da un lato e poi dall’altro per cospargere di schiuma lo spazio tra le natiche.

La sensazione di freschezza a contatto con queste recondite intimità è ancora più piacevole di quella di prima e il movimento sicuro delle sue mani sulle natiche esalta la mia passività; stavolta lascio libero sfogo alla fantasia: mentre sono sdraiato a pancia in giù sento il pene indurirsi e bagnarsi per l’eccitazione.

“ehi ehi, mi sembri una vacca in calore! Resta concentrato: quando sarai pulito come piace a noi, otterrai ciò che vuoi!”

Sento Andrea e Roberto ridere della sua battuta arcigna e ci resto un po' male.

Anche in questo caso la sua mano è ferma e attenta, dopo qualche minuto è tutto finito.

Mi tocca alla spalla: “vai in bagno e sciacquati con acqua fredda per chiudere i pori, poi mettiti questa crema lenitiva e torna qui, ok?”

“va ...