Come salvare un matrimonio.... 2
Data: 15/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... patologico.
Poi, abbassando gli occhi, raccontò anche della verifica con "l'altra donna", suggeritagli dal medico, e che, anche lì non c'erano stati problemi.
Adriana si irrigidì e, leggermente contrariata, avrebbe voluto ribattere, ma, colto un mio cenno, placò la rabbia e si preparò alla sua "confessione".
Tutto ha avuto inizio con il mio folle desiderio di masturbarmi.
Massimo la guardava sbigottito.
"Sì, Massimo, in questo periodo ho riscoperto il piacere solitario e, l'ultima volta, fantasticavo su Federico, come ce l'avesse e come poteva essere far l'amore con lui.”
"Comunque non sono brava a raccontare: propongo un "remake" di ciò che è successo l'altro giorno" disse questo con una vocina, che non nascondeva anche un pizzico di risentimento.
Si alzò, mi prese per mano e ci dirigemmo verso il divanetto.
Si distese su di esso e, come quel giorno, mi sedetti alla mia poltrona.
Allungò la mano a carezzare la mia patta e il contatto sortì l'effetto desiderato.
Mi alzai e mi sedetti sul lettino; le alzai il vestito e le sfilai gli slip.
Come la volta precedente, il resto lo fece lei.
Ella indirizzò lo sguardo verso il marito ed incrociò i suoi occhi. Credo che i loro sguardi si stessero comunicando una miriade di sensazioni: emozioni, paure, rabbia, amore.
Il resto fu molto simile al nostro precedente incontro e, quando cominciai a chiavarla, l'uomo, che si era spogliato completamente, mi tirò fuori da lei e, con il cazzo duro fuori ...
... misura, prese il mio posto.
Stavo per lasciarli soli, ma Massimo mi trattenne per il braccio e volle che restassi lì.
Mentre scopava con la moglie, le prese dolcemente la testa e la rivolse verso il mio cazzo. Lei lo guardò e, percependo un tacito assenso, avvicinò le labbra alla cappella e mi portò in estasi con un meraviglioso pompino.
Venne prima lui, scaricandole nella vagina una quantità infinita di sperma.
Si staccò da lei e, mentre lei continuava a succhiare, io presi a carezzare il suo culo. Feci scivolare la mano nel solco delle natiche e lei, appena sentì che lambivo la sua rosetta, spinse indietro il bacino così da permettere la penetrazione della falange del mio dito medio.
Forse l'effetto della sua eccitazione, forse per colpa del dito galeotto, o forse per il piacere che stava provando nel farsi vedere dal marito, il ritmo aumentò sensibilmente al punto che venni nella sua bocca con un orgasmo quasi animalesco.
Massimo ci guardava estasiato, con il cazzo ancora duro, e Adriana gli si avvicinò, gli riversò quanto aveva in bocca sulla cappella, per poi leccare e ripulire tutto.
Stremati si stesero per terra, mentre io li guardavo dall'alto della mia poltrona.
Passò più di un quarto d'ora: lei era abbracciata al marito che la baciava con una dolcezza infinita; insomma la classica coppia che tuba.
Ero soddisfatto! Veramente un ottimo lavoro e un risultato eccellente.
Andarono via felici, per essersi ritrovati.
Ormai è passato più di un ...