1. Come salvare un matrimonio.... 2


    Data: 15/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... pensavi?" chiesi.
    
    Un attimo di esitazione, poi:
    
    " A te!" rispose
    
    Non risposi e lei continuò:
    
    "Ieri mi sono toccata e fantasticavo su di te"
    
    "Ti va di raccontare?" le chiesi.
    
    "L'idea che oggi dovevo essere qui, mi aveva fatto eccitare; non riuscivo ad avere le idee chiare su cosa volessi; aspettai di essere sola, mi misi nuda sul letto e cominciai a toccarmi. Pensavo come potesse essere fare l'amore con te" così dicendo, allungò una mano e cominciò ad accarezzare la mia gamba.
    
    Non mi scomposi; la lasciai fare, e lei, girandosi sul fianco e guardandomi negli occhi, arrivò con la mano sulla mia patta.
    
    Il contatto sortì un effetto immediato.
    
    Lo sentì che si induriva, e con gli occhi che mi supplicavano, aggiunse implorante:
    
    "Dai... non ce la faccio più!"
    
    Mi alzai e mi posi sul lettino, al suo fianco.
    
    Il vestito era scivolato quasi fino all'inguine; solo allora allungai le mani e le abbassai le mutandine.
    
    Ci mise un attimo: si tolse anche il vestito ed il reggiseno.
    
    Era nuda! Splendidamente nuda.
    
    A mia volta, tolsi la camicia e feci cadere a terra pantaloni e mutande, così da farle svettare, quasi sul seno, il mio cazzo, duro come la pietra.
    
    Fece tutto lei: avvicinò la bocca e me lo baciò.
    
    Con la mano sulla sua nuca, infilata tra i suoi capelli, la spingevo sempre più verso il mio cazzo.
    
    Lo accolse tutto in bocca, lo succhiava e lo baciava, mentre, a mia volta, raggiunsi la sua figa e cominciai a masturbarla con ...
    ... delicatezza.
    
    Prima un dito, poi due, scivolarono dentro, poi le ritrassi e cominciai a toccarle il suo rigido cazzetto, impertinente e scivoloso.
    
    Il contatto la fece ululare di piacere; scattò in piedi e si mise con la schiena a me rivolta, poggiando le mani sul divanetto.
    
    Il culo offerto, che lei si teneva aperto, mi indusse ad inginocchiarmi e a cominciare a leccarlo.
    
    La vagina era fradicia: profumava di femmina in calore e il suo sapore dolce, leggermente acido, mi mandò in visibilio.
    
    Era già pronta e mimava il movimento del coito sul mio viso.
    
    Mi alzai e puntai quella naturale apertura e la penetrai in un solo colpo.
    
    Questa volta, più che un mugolio, fu un grido. Sentivo il mio membro perfettamente fasciato dalla sua guaina e lei, così riempita, non avrebbe mai voluto che mi ritirassi più.
    
    Chiavammo come forsennati; ogni tanto si voltava e mostrandomi le labbra carnose, me le offriva.
    
    Le nostre lingue erano attorcigliate in un voluttuoso bacio.
    
    Ella aumentò il ritmo, fino a divenire scomposto; il suo culo batteva sul mio inguine e il rumore del coito si fece osceno per quanto era armonioso.
    
    Raggiunse l'orgasmo con un lungo lamento, mordendomi le labbra fino a farmi male. Il suo piacere durò un bel po' e si trasmise al mio cazzo con frenetiche contrazioni vaginali.
    
    Quando capì che ero allo stremo:
    
    "Non venirmi dentro; non sto usando precauzioni" disse e, sfilandosi dal cazzo, si inginocchiò e se lo riprese in bocca.
    
    Ripresi a guidarla con la mia ...
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