1. Grazie Mimmo


    Data: 14/08/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... alla gola, e mentre la sua bega schizzava giù nello stomaco, dallo stesso risaliva quanto vi era rimasto. Muovendo le mani e le braccia convulsamente, come se fosse stata colpita da un attacco epilettico, Cecilia cercò di sfuggire alla presa di Mimmo, sicura di soffocare nel suo stesso vomito. Lui estrasse il cazzo, ma solo un po’, quanto bastava per liberare la gola ma bloccando ancora l’uscita dalle labbra. Cecilia fu presa dal panico, per poi provare la sensazione più disgustosa della sua vita: prima sentì riempirsi la sua bocca, i timpani che sembravano scoppiare e poi sborra, latte aggredito dagli acidi e il pranzo ormai quasi dissolto scaricarsi attraverso il naso nel mondo esterno. Le parve quasi che quel getto semiliquido le gettasse la testa all’indietro, come fosse stato il gas di scarico di un fuoco d’artificio lanciato nella notte. Rabbrividì in una confusione mentale ed emotiva che solo gli orgasmi che suo marito le dava puntualmente ogni volta che la amava potevano essere paragonati ad esso. Solo, molto meno piacevole e edificante, ma disgustoso, sporco e degradante. Anzi, l’orgasmo che avrebbe ricevuto facendosi scopare dal diavolo.
    
    Distrutta fisicamente, le lacrime amare che le colavano sul viso sporco, le braccia abbandonate con le mani che finivano nella pozza di vomito bianca, le gambe divaricate sotto di lei, Cecilia sentiva ancora il latte acidificato scendere dalle sue labbra e dal suo naso scivolando sull’abito che non avrebbe mai più indossato. Se ...
    ... solo avesse avuto la forza di parlare, la donna avrebbe cominciato a gridare, ma lei stessa non sapeva cosa avrebbe detto: da una parte era disgustata, stravolta, voleva andare a casa e correre tra le braccia del marito e del figlio, ma al contempo era confusa dalle emozioni che quel totale capovolgimento della sua vita le aveva fatto scoprire. Un uomo disgustoso, sia fisicamente che caratterialmente, l’aveva presa a schiaffi, scopato la bocca senza il suo consenso e quasi soffocata, facendola rigettare. Aveva lo stomaco in subbuglio, come se gliel’avessero rivoltato, ma per qualche motivo avrebbe voluto ingurgitare cibo e poi vomitare di nuovo su quel cazzo gigantesco. “Sarebbe fantastico uscire a cena con Mimmo, mangiare a crepapelle e poi vomitare mentre lo spompino…”
    
    – Allora, signora Cecilia, – disse lui, con il suo forte accento, – il tuo viaggio verso la tua puttanaggine continua? – Ma non era una domanda quanto una constatazione. La sollevò prendendola per le ascelle e la trascinò per il pavimento, portandola nella stanza da letto e gettandola su un materasso con un paio di coperte sopra. – Le tue amiche mi vengono spesso a trovare, sono molto contente per quello che ci faccio.
    
    Cecilia era troppo confusa per seguire il discorso, se non che Helga, la snob Helga, madre di tre figli che trattava nemmeno fossero principini, con il marito che guadagnava milioni con la sua fabbrica, una volta alla settimana veniva a farsi fottere da Mimmo fino a ridursi a una merda, e ...
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