1. Grazie Mimmo


    Data: 14/08/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... della stanza da letto. Con una serie di smorfie si affacciò per salutare. – Beh… Buonasera Mimmo, vorrei…
    
    Lui non si girò nemmeno. – Levati dalle palle, signora. Tra un attimo ne arriva un’altra a farsi sbattere.
    
    Cecilia non si sarebbe aspettata un saluto caloroso da quel mostro, ma proprio trattarla così, dopo che aveva abusato di ogni suo orifizio… Se ne sarebbe andata sdegnata, mandandolo a cagare e non presentandosi mai più, se non fosse stato per quel magnifico cazzone e lo sdegno che avrebbero dimostrato le sue amiche.
    
    Non aggiunse altro, uscendo dalla casa, chiedendosi se prendere un nuovo appuntamento con Mimmo prima o dopo che avesse potuto di nuovo sedersi senza mettersi a piangere. E un giorno avrebbe dovuto comprare anche un appartamento, o quel cazzetto piccolo di suo marito avrebbe potuto subodorare l’inganno che lei e le sue amiche stavano portando avanti ormai da tempo.
    
    Una rossa alta, con una costellazione di efelidi ad illuminare ulteriormente la celestialità del suo viso, si era fermata sul vialetto quando la porta si era aperta. Cecilia uscì ...
    ... barcollando, scagliando un’occhiata carica di astio verso quella donna che aveva almeno un paio di misure o tre di seno in più di lei.
    
    Per un istante sembrò volerle saltare addosso, alzare le mani su quella bellezza inimmaginabile, impedendole di scoprire la potenza sessuale di Mimmo. La rossa la guardò con un cipiglio di curiosità, una mano stretta alla cinghia della borsetta nera che contrastava con l’abito lungo verde, osservandola per qualche istante mentre attraversava la strada, chiedendosi di quale patologia alla schiena soffrisse. Si chiese se fosse una parente della ragazzina a cui avrebbe dovuto dare ripetizioni di inglese.
    
    Fece qualche passo avanti sulle sue lunghe gambe flessuose, avvicinandosi alla porta lasciata aperta. Vide un movimento all’interno dell’edificio. – Mi scusi, è questo il numero 14 di via Martini?
    
    – Entra pure, signorina. – disse una voce dal forte accento. – Siediti. Beviti un paio di bicchieri di latte, che ti fanno bene…
    
    FINE
    
    Per la lista dei miei racconticlicca qui
    
    Per commenti, critiche o anche un saluto, potete contattarmivia email 
«12...891011»