1. Grazie Mimmo


    Data: 14/08/2019, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... nerchia. Le avevano ovviamente declamato le dimensioni dello strumento di Mimmo, ma si era convinta fossero solo chiacchiere delle sue amiche, sparate per vantarsi di essersi scopate un mostro simile. E invece, eccolo lì, pronto a sfondarla nel più profondo degrado che potesse immaginare, nella completa antitesi di come la venerasse e la adorasse quel noioso di Adriano. – È perfetto! – gridò la donna, come se stesse allenando la sua voce alle grida che Mimmo le avrebbe strappato. – È perf…
    
    Il grido le morì sotto gli sguardi dei suoi colleghi, che la fissarono sconcertati. Solo Chiara, sorridendo, le fece l’occhiolino, consapevole di cosa stesse succedendo e cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi.
    
    Come se fosse stata una dose di una droga allucinogena, Cecilia non riuscì a pensare nulla che al mostro che si nascondeva nelle mutande del famoso Mimmo, un mostro che per qualche motiva le ricordava quello che seminava morte e terrore sulla “Nostromo” ma, a differenza del personaggio interpretato da Sigourney Weaver, non vedeva l’ora che la ghermisse e la devastasse. Seduta alla sua scrivania, tenendo le gambe aperte come se il suo sesso fosse diventato incandescente, non poté impedirsi di scaricare e ammirare anche le altre foto. Contemplò da altre angolature il cazzo di Mimmo, lasciando che le sue dita ne accarezzassero l’asta formata da cristalli liquidi e pregustando il sapore della cappella e della sborra che ne sarebbe scaturita per il resto del giorno ...
    ... lavorativo.
    
    Quando poi, tornata a casa e consumata una cena scialba e passata una noiosa serata, si ritirò nell’alcova con il suo uomo, ancora strafatta di un desiderio velenoso. Sentiva dentro di lei un dolore simile all’apprensione, un senso di aspettativa che la annientava come un animale che le si fosse annidato nelle sue viscere e cercasse di uscire divorandola. Si sedette sull’inguine di Adriano iniziando a sfregare la sua fica sul normalissimo cazzo del marito attraverso i loro abiti intimi. Non sarebbe stato nemmeno comparabile con quello dell’agente immobiliare, ma in quel momento Cecilia si sentiva come dispersa in un deserto, e anche del piscio sarebbe stato ben accetto pur di spegnere la sete che la dannava.
    
    Appoggiò le mani sul petto ben rasato e testimone di ore spese in palestra del marito, palpandolo. – Adesso che quel bastardello è fuori dai coglioni, – gli disse, mordendosi il lato destro del labbro inferiore, – che ne dici di dimostrare di essere un vero uomo e fottermi?
    
    Lui la fissò, confuso. – Cecilia, amore, cosa stai dicendo? Che ti sta succedendo ultimamente?
    
    Lei gli strizzò i capezzoli, strappandogli una smorfia di dolore. – Dai, non fare la merda moscia, sfondami a sangue ogni buco. – lo schermì, quasi stesse mettendo in dubbio la sua virilità. – Dimostrami che sai mettere al suo posto una puttana come me.
    
    Adriano era sconvolto dal comportamento della moglie. Le tolse le mani dal suo petto, trattenendola per i polsi. – Ma… Cecilia, stai bene ...
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