Grazie Mimmo
Data: 14/08/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... Rantolava con la testa girata da un lato, la bocca e gli occhi aperti, il corpo abbandonato sul letto e ai suoi colpi.
Le venne dentro senza alcuna emozione, lasciando che il cazzo iniziasse ad ammosciarsi prima di estrarlo dal culo della donna. Lasciò andare la gamba che ancora teneva contro il suo corpo, facendola cadere sul letto, dove rimbalzò un paio di volte. Estrasse la mano completamente bagnata di umore dalla figa di Cecilia, avvicinandola al volto e annusandola con una smorfia. Quanto gli rivoltava lo stomaco l’odore di fregna…
Gattonò ridicolmente fino al bordo e scese dal materasso. Il movimento fece rinvenire la donna, che sbatté gli occhi, sospirando come se avesse passato gli ultimi dieci minuti senza respirare. L’uomo sentì qualcosa toccarlo al braccio: quando si voltò per vedere, trovò Cecilia osservarlo stordita.
– Grazie, Mimmo… – sussurrò, la voce roca per le grida strazianti che avevano riempito la casa poco tempo prima. C’era sincerità in quelle parole.
Lui distolse lo sguardo, infuriato, alzandosi e allontanandosi. – Fanculo, puttana. – sibilò. Aggiungendo poi, perché la donna potesse sentire: – Vado a lavarmi. Quando riuscirai di nuovo a camminare, potrai usare il bagno, ma non starci dentro troppo perché tra un po’ arriva un’altra.
Cecilia non rispose, limitandosi a riappoggiare la testa sul materasso lurido e chiudendo gli occhi, stringendoli e lasciandosi sfuggire un singhiozzo di dolore quando gravò accidentalmente il peso sul ...
... culo.
Passò più di un’ora prima che Cecilia, devastata ma soddisfatta, riuscisse ad alzarsi dal letto e a mettersi in piedi. Si lavò il viso ed il seno dal vomito e dalla sborra secca e cercò di pulire gli abiti che si erano sporcati durante quel folle pompino. La donna, mentre strofinava il tessuto della gonna, si chiese se sarebbe riuscita a fare qualcosa di simile la prossima volta che si sarebbe presentata lì. Era stato un pomeriggio orribile, in cui era stata degradata in modi che non avrebbe mai immaginato, e le dolevano la figa ed il culo in modo indicibile. Ma non avrebbe certo mancato di presentarsi di nuovo, o le sue amiche avrebbero riso di lei. E poi, magari, al loro pari, anche lei, un giorno, avrebbe apprezzato essere scopata e abusata da quell’essere mostruoso. E, dopo quel cazzo meraviglioso, quello di suo marito non le interessava più: poteva anche essere bravo a leccare, ma a che serviva la lingua quando si aveva una trave in mezzo alle gambe?
Ripulita alla meno peggio, uscì dal bagno zoppicando, come se avesse dei tizzoni infuocati infilati su per il culo ed un forte bruciore alla gola. Attraversò con fatica l’appartamento, cercando Mimmo. Il pavimento dove aveva posseduto la sua bocca era stato pulito, e anche il bicchiere da cui aveva bevuto il latte era stato sostituito o lavato, mentre la bottiglia era sempre la stessa, priva del contenuto che, alla fine, era rimasto sulle piastrelle.
Vide l’uomo intento a cambiare le coperte attraverso la porta ...