1. L’ira dei buoni 1


    Data: 12/03/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... giardino? Già, sono passati troppi anni e troppe copule; è da allora che mi stai infliggendo coltellate in tutto il corpo umiliando l’uomo che adoro; l’ultima stilettata è stata riassumere anni di infedeltà, di ignobile bassezza col titolo di errore … vuoi anche il cancellino per questo errore?”
    
    “Ho l’amore di Carlo; è il cancellino per tutto; quando riuscirò a parlargli, a spiegare, mi amerà come sempre e le tue saranno solo ingiurie gratuite.
    
    “Bene! Signori, Samantha è tornata in pista; fatele gli auguri.”
    
    Francesco non aveva battuto ciglio in tutto il dibattito che pure lo vedeva al centro del discorso; sembrò riscuotersi quando Veruschka gli si rivolse direttamente.
    
    “Senti, io venerdì pomeriggio parto per Varsavia; mia madre ha bisogno di me … “
    
    Si allontanò per le sue attività ; Francesco ne approfittò per comunicarmi che venerdì, anziché inventarci soluzioni strane, potevamo andare a casa sua che sarebbe stata disponibile per una settimana.
    
    Molti quesiti erano rimasti irrisolti, molti punti ancora erano oscuri; ma, non avendo mai affrontato realmente nessun problema, non mi ponevo neppure quelli che derivavano dall’accenno all’’altra donna’ che Lory odiava perché si era presa l’amore di Carlo; Francesco non aveva notizie di amanti di mio marito neanche dai pettegolezzi di corridoio della fabbrica; qualche accenno aveva avuto invece su strutturali cambiamenti dell’organigramma di direzione, in cui Carlo era il numero tre.
    
    Se i cambiamenti avessero ...
    ... riguardato proprio lui, sarebbe stato solo per una promozione; l’idea di un aumento di stipendio e, quindi, di maggiori disponibilità per me, mi sorrideva; neanche per un attimo mi venne di riflettere che non ricambiavo la generosità per lo meno con la lealtà; si era impegnato ad amarmi e mi doveva tutto; io avevo sopportato il suo pisello ed ora volevo tutto; elementare, per me; a casa, da soli, tete a tete, avremmo chiarito questo punto.
    
    Ma Carlo non lo vidi, a casa, quella sera; tornò tardi; io cenai ed uscii per andare al bar con le amiche; e stavolta non era nemmeno la solita scusa per qualche bagordo random; rientrai a notte fonda e lui era chiuso nella cameretta dove doveva avere lavorato a lungo; non lo disturbai per non irritarlo; poi mi dimenticai che volevo parlargli e la settimana scivolò via fino al pomeriggio di venerdì.
    
    Alla chiusura degli uffici, andai direttamente con Francesco a casa sua, per prendermi un’abbondante razione di mazza dura e grossa come piaceva a me; Veruschka era già partita ed eravamo felicemente soli; non mi diede il tempo di togliermi il soprabito che già mi aveva incastrato contro la parete e mi stava succhiando l’anima dalla bocca; dopo anni di relazione, sapeva perfettamente cosa mi piacesse e mi penetrò in piedi, spostando semplicemente il laccetto del perizoma infilato nella vulva.
    
    Amavo la violenza con cui trattava la mia vagina, spingendo quasi diagonalmente la mazza; questo me la faceva sentire al di là della grossezza e ...