1. Un sera in treno


    Data: 19/01/2018, Categorie: Etero Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... deglutì per niente infastidita.
    
    Andai per sedermi, mi sentivo appagato, pensai che Maria fosse davvero una scopatrice assurda. Non ebbi il tempo di rimettere insieme i pezzi dei miei pensieri che Maria si avvicinò nuovamente. Mise la testa tra le mie gambe, leccò, ripulì tutto il mio cazzo che grondava di sperma, sembrava che avesse voglia di berne ancora.
    
    - Non avevo mai ingoiato sperma - disse in un attimo di pura sincerità
    
    - Ed io non ero mai stato scopato da una donna… nel senso… sei fantastica, non mi hai dato tregua! - dissi, ricambiando il momento
    
    - Ho per caso minato la tua mascolinità in qualche modo? mi domandò leccandosi le dita e non scostando gli occhi dai miei.
    
    - No no, assolutamente. Volevo solo elogiarti. Sei stata bravissima - dissi davvero estasiato da quello che era appena successo.
    
    - Ah ok… vorresti fare tu… ora? -mi disse con tono di sfida
    
    - Che intendi Maria? Vorresti scopare di nuovo? - risposi di getto quasi incredulo dalla sfrontatezza di Maria
    
    - Non esattamente. Vorrei che fossi tu a scoparmi non appena il tuo cazzo se la sente! Sempre se ne è in grado - mi apostrofò continuando a provocarmi.
    
    Ovvio che il mio cazzo se là sentiva, ovvio che volevo sbattermela per bene, avevo bisogno di un quarto d’ora. Un solo quarto d’ora e le avrei fatto pentire si avermi provocato così
    
    - Dammi 15 minuti, nel frattempo… - mi avvicinai a lei. Maria teneva le gambe aperte e si accarezzava il clitoride. Le scostai le mani, le mise sulla ...
    ... mia testa, delicatamente afferrò i miei capelli. Io la stavo già leccando, era bagnatissima, aveva un sapore amaro, un sapore di figa vogliosa. Leccai più del dovuto, mi sentivo porco, audace. Quella cabina mi ispirava, volevo dimostrarle che oltre a tenere il cazzo duro sapevo scopare.
    
    La presi tra le mie braccia, le dissi di tenersi e di ficcarsi il cazzo dentro, lei lo fece assecondando stranamente quelle mie richieste improvvisamente così rudi. La mia mano sinistra reggeva il suo culo sodo, con l’altra mi aggrappai al porta bagagli. Così come fece lei, anche io iniziai a scoparla in maniera intensa già da subito. Spesso l’equilibrio era precario… eppure il mio cazzo entrava ed usciva senza interruzioni, eppure… nonostante mi stessi comportando da stallone, nonostante i suoi gemiti, Maria mi sembrava non appagata. Sentivo che non riuscivo a possederla totalmente.
    
    Dunque, le dissi ciò che non si dovrebbe mai dire ad una donna:
    
    - Maria stai godendo? -
    
    - Si! - Rispose lanciando un sospiro intenso - solo che… - lasciò la frase in sospeso facendomi diventare insicuro e di conseguenza rude
    
    La trasandata, la strana Maria era molto esigente, perversamente esigente.
    
    - Solo che? - io non mi fermai, continuai a scoparla, la guardai negli occhi, lei mi accarezzò sorridendo, forse era meglio lasciarla libera, tanto avrei dovuto solo tenerlo dritto e duro. Ricambiai il sorriso e lasciai la presa dal porta bagagli, lei subito si aggrappò al porta bagagli dietro di me, ...