1. Un sera in treno


    Data: 19/01/2018, Categorie: Etero Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... bene, hai ragione… meglio riposare! - rispose lei, ma il suo sguardo lasciò aperto ancora l’argomento.
    
    Maria che era seduta davanti a me, si avvicinò al mio fianco, aveva freddo e lo ammise, appoggiò la testolina sulla mia spalla ma non chiuse occhio, parlò una decina di minuti, mi domandò del mio rapporto con Francesca, ci girò intorno ma infine mi fece delle domande che sinceramente mi imbarazzavano e al contempo mi fecero avere una erezione. Non mi sarei aspettato un discorso sul sesso, un discorso su posizioni e preferenze. Sarà stato l’istinto o semplicemente la voglia di possederla che mi spinse a baciarla mentre parlava. Se dapprima si scostò sorpresa l’attimo successivo fu lei ad infilarmi la lingua in bocca e a sedersi sopra di me premendo con il suo bacino contro il mia erezione. Fu talmente rapida che non me ne resi nemmeno conto. Cercai di toccarle il seno, una terza magnifica abilmente nascosta dal reggiseno sportivo. Non arrivai a toccarlo che lei, con gesti rapidi e fulminei, tolse prima gli occhiali, poi si abbassò la lampo della felpa gettandola sul sedile, si sfilò subito la maglietta e slacciò il reggiseno liberando finalmente i due seni sodi. Agguantai saldamente tutti e due i seni e con lingua biforcuta cominciai a leccarli avidamente. Li baciavo, li stringevo tormentandole i capezzoli sempre più turgidi sembrava piacerle quanto la mia lingua e le mie mani le stessero facendo. Nonostante fossi eccitato al massimo e volessi prenderla all’istante, non ...
    ... riuscivo ad andare oltre. Di lei non sapevo nulla sulla sfera sessuale, ero convinto fosse vergine, se non mi avesse abilmente messo la lingua in gola avrei continuato a credere che lo fosse, del resto non l’avevo mai vista con un ragazzo. Eppure ero frenato, sapeva baciare bene e poi? Avrei dovuta farmela in un treno? Se fosse stata veramente vergine avrei dovuto prenderla nella cabina fatiscente di un treno? Mi suscitava emozioni contrastanti: da un lato la bestia avida di sesso senza pudore, dall’altro un uomo timido quasi impacciato.
    
    Mentre la baciavo e le toccavo il seno, mi sbottonò i jeans, io la lasciai fare e l’aiutai a prendere il cazzo in mano, mi segò velocemente, sapeva maneggiarlo con cura, aveva una tecnica precisa e metodica, passava da ritmi bassi quasi dolci a ritmi forsennati come ne fosse quasi ossessionata. Quella sua tecnica mi piaceva.
    
    Mentre mi godevo quella magnifica sega, mentre mi baciava, si chinò. Onestamente aspettavo avidamente la sua bocca, volevo un pompino. Fu come se prese le misure, sputo un paio di volte sul glande e poi lo prese in bocca, partì succhiando forte e con disinvoltura al punto che io iniziai a gemere e mi vidi costretto a prenderla per la testa e ficcarglielo tutto nella gola per ribadire la mia mascolinità. Le diedi un colpo, due colpi fino a quando sputò saliva e rivoli di liquido pre eiaculatorio, mi sorrise, stava per passarsi le mani sulle labbra, quando si fermò e mi fissò dritto negli occhi, i suoi erano due tizzoni ...
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