1. Un sera in treno


    Data: 19/01/2018, Categorie: Etero Autore: Giu!!!, Fonte: EroticiRacconti

    ... ardenti.
    
    - Si fa così no? - Maria passò la lingua sulle labbra, raccolse quei liquidi e li ingoiò. Perché quel gesto mi sembrò così naturale, carico di sensualità non lo sapevo, di certo non era per nulla volgare.
    
    Era davvero bella, me ne accorsi solo in quel momento. Il suo corpo era qualcosa di sublime, rasentava la perfezione, ogni cosa era come piaceva a me: seno pieno ma non enorme, culo sodo e levigato, un marmo scolpito ad arte.
    
    Balzò all’indietro, si tolse i pantaloni della tuta e si risiedette su di me… ci baciammo ancora e poi lei, fece tutto lei, scostò gli slip quel po’ quanto basta a poter agire e si mise il cazzo dentro. Iniziò un movimento oscillante lento e tremendamente sensuale poi all’improvviso mi disse:
    
    - tienilo duro per me, solo duro più che puoi! Ho bisogno che tu lo faccia per me -
    
    Saltò sul cazzo, in maniera davvero veloce e veemente, quel movimento cominciò a farla gemere finalmente, era fantastica ed io lo tenevo duro come mi aveva chiesto, solo che i suoi ritmi iniziarono davvero ad essere faticosi da sostenere. La ragazza era allenata fisicamente e saltava sul cazzo come una di quelle attrici professioniste nell’arte del sesso. Io potevo solo toccarle il seno e schiaffeggiarle quel culo sodo. Lei imperterrita mi disse - ancora duro, di più… ti prego non venire… fammelo sentire tutto…tienilo ancora duro! -
    
    Io abbandonai ogni pensiero su di lei, chiusi gli occhi per non vedere come balzavano a ritmo le tette. Alzai il bacino, ...
    ... pensai a tutto tranne al sesso e a quello che succedeva per tenere ancora l’erezione. Ero assolutamente distaccato affinché lei potesse godere… quanto mancava? Me lo chiesi, forse lei mi leggeva in testa perché subito dopo averlo pensato disse:
    
    - Manca poco… tienilo duro… - non riuscì a finire la frase, dovette ansimare violentemente prima, - tienilo duro solo un altro poco… ti prego! Dai che vengo-
    
    Nonostante l’impeto della scopata, a livello sonoro ci eravamo contenuti fino a quel momento almeno, i suoi gemiti aumentarono di volume, il tono della sua voce cambiò, stava per venire ma, io non sapevo se fossi riuscito a resistere. Si alzò proprio mentre stavo per venire, non dissi nulla, bloccai il glande con la mano. Lei urlò, si tocco qualche secondo il clitoride e vidi uno schizzo e qualche goccia uscirle dalla figa, mentre io mi alzai lei si gettò sul sedile alle sue spalle a braccia aperte, visibilmente senza fiato. Io tenevo il cazzo in mano che stava per esplodere.
    
    Volevo esplodere, sulla sua faccia, sul seno, sinceramente in quel momento avrei sborrato ovunque. Lesto appoggiai la gamba destra su sedile, con il mio cazzo rivolto verso il suo viso.
    
    - no, no… non lo faccio questo! - disse Maria avendo chiaramente compreso le mie intenzioni.
    
    Era ormai troppo tardi. Il primo schizzo le arrivò direttamente sulle labbra, intorno la bocca, sotto il naso. Avvicinai coraggiosamente il cazzo, lei aprì la bocca ed i successivi schizzi le finirono dentro la bocca. Maria ...