Sborra a colazione - 1
Data: 08/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... era letteralmente estasiato, non solo dalle dimensioni che quell’uccello aveva assunto, ma anche dal suo odore forte, ma coinvolgente, dalla carnosità della guaina, dalla morbidezza della cappella, dalla gustosità del sughetto, che l’eccitazione faceva sgorgare in abbondanza… e sguaiolava mentre si accaniva con la lingua e con le labbra per dargli e riceverne il massimo godimento.
Ne aveva succhiati di cazzi nella sua pur giovane vita, ma questa era la prima volta che si sentiva coinvolto a livello profondo.
E parimenti sguaiolava lo sconosciuto, che rare volte si era sentito sbocchinare con tanta perizia, tanta passione e conseguente tanta voluttà
È difficile dire chi dei due si augurava maggiormente che non giungesse mai la fine. Ma la fine giunse… giunse sotto forma di una contrazione dello scroto talmente forte e violenta da vincere ogni resistenza, tale che la spinta della sborra compressa forzò il blocco e il liquido irruppe nella grossa vena, risalendola con impeto e riversandosi nella bocca di Raffaele, che la degustò con evidente bramosia, ingoiandola tutta senza esitazione.
Lo sconosciuto fremeva tuttora incontrollabilmente, mentre il suo cazzo pian piano si afflosciava e Raffaele continuava a mulinare la lingua attorno al glande snudato.
“Basta… basta…”, disse quello a un tratto, poggiandogli una mano sulla testa.
Sia pure a malincuore, Raffaele si sfilò dalla bocca il cazzo ormai moscio e si raddrizzò, leccandosi le labbra.
“Ne fai ...
... parecchia…”, mormorò con un sorriso, che a lui stesso parve idiota.
“Quando me lo succhiano bene… sì. - disse l’altro – Ci sai fare con il cazzo.”
“Mi piace… succhiarlo… - rispose Raffaele – e il tuo… Beh, scusa se te lo dico, ma è forse il cazzo più gustoso che mi sia capitato…”
“Grazie… - ridacchiò l’altro – e immagino che te ne sono capitati parecchi…”
Raffaele fece spallucce.
“Non mi lamento…”
Rimasero in silenzio, mentre lo sconosciuto si rimetteva a posto.
“Come ti chiami?”, chiese dopo un po’ Raffaele.
“Francesco e tu?”
“Raffaele…”
“Bene, adesso che ci siamo presentati, credo che possiamo andare.”, fece Francesco e si volse per aprire la portiera.
“Mi piacerebbe rivederti…”, disse in fretta Raffaele.
L’altro si girò a guardarlo.
“Succhiartelo ancora, intendo…”
“Ma guarda che non sono gay.”, fece Francesco.
“Se è per questo, neppure io, - rispose Raffaele – non vado con gli uomini… Sì, mi piace succhiare il cazzo, ma non bacio e non lo prendo nel culo!”
“Buono a sapersi…”, commentò Francesco, aprendo la portiera di guida.
Poi si fermò, come se ci stesse ripensando.
“Perché no? – fece, quindi – Un buon pompino non si rifiuta mai. Lasciami il tuo numero: ti chiamo, quando ho voglia.”, e gli porse il cellulare, sul quale Raffaele si affrettò a rubricare il suo numero.
“Ci vediamo.”, gli disse infine, mettendo in moto e scomparendo nel traffico della tangenziale.
Raffaele rimase a guardare i puntini rossi dei fanalini che si ...